In fondo a un vecchio baule e a una cartella di Windows

Quel vecchio baule di cartone di cui ho parlato in qui, riserva delle belle sorprese. Penso che d’ora in poi ripescherò alcune chicche racchiuse là dentro, farò una bella scansione e ve le propinerò, magari con qualche commento che spieghi il perché e il percome.

Ammetto che oltre al baule, ho anche qualche cartella digitale dove posso rivedere scatti casuali che contengono ricordi di anni fa a cui tengo particolarmente. Perlopiù sono immagini di oggetti, luoghi, forse anche qualche animale ed eviterò di pubblicare quelli con persone. Magari è gente a cui ho segato le gambe.

Nella foto che propongo oggi, si vede un pozzo, mentre una nevicata in pieno dicembre lo sta imbiancando. Questa immagine, tranne la cornice che ho aggiunto al volo da Photoshop, la vedo tutti i giorni sul mio desktop. Ho cambiato tre pc ma lo sfondo è sempre quello. La casa è quella della mia infanzia, il pozzo quello di mio nonno Gregorio. Da quel pozzo hanno attinto generazioni della mia famiglia fino a perdita di memoria, tanto che risalgo al massimo a tre patriarchi.

Ho vissuto lì fino a 27 anni, guardando dalla finestra della mia camera il cortile, in cui capeggiava, e da quello che so lo fa tuttora, quel pozzo un po’ storto, con la sua carrucola arrugginita e cigolante.

E adesso cosa mi rimane? Una foto di una nevicata e i ricordi di famiglia. Per tutta la vita, come disse un mezz’uomo in un film, ho desiderato essere altrove e adesso sarebbe uno dei pochi posti in cui vorrei essere. Almeno per mezz’ora.

Il mio desktop per sempre... o quasi

16 commenti

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  1. Beh, cavoli, ne è valsa la pena taggarti molestamente in Base. *O*

    Bella la foto e belli i tuoi ricordi. Grazie per averli condivisi, Marco. 🙂

    Ciao,
    Gianluca

    1. Grazie a te Gianluca 😉 Sapessi cosa si vede da quel pozzo: almeno 3 miei lavori gravitano intorno a quell’area. Prima o poi dirò anche quali *O*

  2. Qua ci vuole un commento in stile base, per una volta senza ironia: *O*

    1. Double *O*

  3. Dopo aver letto questo bellissimo post, quasi mi dispiace di essere stata così molesta in base 😀
    davvero, sarà che io certe radici non ce le ho mai avute, ma mi hai commossa sul serio.

    1. Grazie Lucia… poi se ti sradicano a forza, non puoi che rimanerci ancora più legato 🙂

  4. Le molestie aveva un perché, in fondo!
    I ricordi d’infanzia sono sempre i più belli, anch’io me ne porto alcuni nel cuore e mi auguro di non perderli mai.
    Bella foto, adoro i pozzi 🙂

    1. Questo è e sarà per sempre IL POZZO, Paolo 🙂

  5. Condivido il rammarico per le molestie, spero di non aver sporcato il tuo ricordo, ma credimi nessuno di noi, sono sicuro, ha pensato leggendo: “tutto quà?”
    Gran bel pensiero il tuo, credo che ognuno di noi abbia un “pozzo” che rappresenta le sue radici, anche chi, come me, pensa di non averne.

    1. Luca (finalmente la gente che ti cerca qua ti troverà :-D) ci mancherebbe che voi della Base “sporchiate” un mio ricordo! Mi sento più tra amici con voi che con il resto del mondo *O*
      In effetti quel pozzo rappresenta tante cose: ricordi, progetti, radici. Come dici tu, ognuno credo abbia il suo 🙂 Grazie ancora!

    • teo il Dicembre 13, 2011 alle 1:40 pm
    • Rispondi

    chissà cosa o meglio, chi hai buttato giù per quel pozzo 🙂 e chissà se davvero Samara riemerge dopo che hai guardato la videocassetta…7 giorni… 🙂
    A parte gli scherzi, non è più tua la casa?

    1. No, non abito più lì dal 2005…

    • teo il Dicembre 13, 2011 alle 4:22 pm
    • Rispondi

    Peccato…ma è quella che ho visto anche io? dove abbiamo giocato a D&D? mi ricordo vagamente camera tua…un vero caos 😉

    1. No, quella in cui giocavamo era casa di Mauro mio cugino… ma forse in effetti sei entrato in camera mia e nel suo caos!

  6. Ecco stavo per dire “ma è perché ti conosciamo che questo post risulta così commovente” ma gli amici hanno fugato i dubbi 🙂
    p.s. bellissima la foto.

    1. Bei tempi… che mi hanno fatto arrivare fin qui 🙂

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