La Sardegna si tinge di giallo

Come previsto, inauguro l’anno con la recensione di un ebook, finito il 31 dicembre. Doveva essere il primo articolo del 2012, ma ieri non avevo il tempo per tentare di fare una cosa fatta come si deve e ho ripiegato su un post veloce veloce.

Oggi invece ho il tempo e, che la buona sorte me la conceda, la tranquillità per scrivere una mini recensione su questo ebook, facente parte del progetto Survival Blog. Come già detto per Girlfriend from Hell, sto scoprendo pian piano questo universo e chiedo perdono in anticipo ai creatori se commetterò inesattezze.

Ma passiamo al libro vero e proprio, scritto dall’amico Gianluca Santini, instancabile blogger e scrittore che, a detta sua, si cimenta per ora solo con racconti. Nulla da dire, se pensiamo che uno dei miei scrittori preferiti, Carver, ha scritto solo racconti.

Ho scaricato direttamente dal suo blog l’ebook. Ringrazio sempre il mio buon senso che mi ha fatto comprare un e-reader, sennò a quest’ora sarei lì a stampare in continuazione su a4 e mi perderei certe chicche.

Come leggerete nell’introduzione, Sardegna Gialla si divide in due parti distinte, eppure in qualche modo collegate tra loro. In che modo lo scoprirete leggendole, anche se premetto che sono quelle cose che mi piacciono da morire. Vedere la stessa scena da diversi punti di vista è una di quelle scelte stilistiche che amo molto, sia nel cinema che nella letteratura, e Gianluca con eleganza fa uso di questi collegamenti ben più di una volta.

La prima parte è narrata dal punto di vista di un uomo, che trascina a Cagliari la moglie e le figlie, nonostante la zona sia altamente a rischio. Il suo scopo è egoistico e arriverete quasi a odiarlo per il fatto che metta in pericolo la sua famiglia. L’uomo narra le vicende scrivendo appunti su una vecchia Moleskine, descrivendo le giornate come in una sorta di diario. Ricordatevi che il Survival Blog è un progetto basato su blogger che aggiornano i loro resoconti sulle loro pagine, quindi in questo caso per far entrare in campo un uomo comune, Gianluca ha usato questo metodo: un diario ma in forma cartacea. E ci sta. Presto l’uomo dovrà fare i conti con la propria coscienza, scontrandosi sia con i Gialli che con un gruppo organizzato di sopravvissuti, tra cui è presente anche l’oggetto della sua ricerca. Senza anticiparvi nulla, vi dico solo che questo racconto aiuta a comprendere in una certa misura ciò che troveremo nella seconda parte.

Nella parte successiva, troviamo proprio Gianluca come protagonista, mentre si barcamena per sopravvivere e mantenere i contatti con gli altri blogger. La rete regge e lui si arrangia come può, con un portatile o con ciò che trova. Anche lui si trova a Cagliari, nella stessa situazione dell’uomo dell’episodio precedente. Rimasto solo, Gianluca si ritrova spesso a pensare a una persona speciale che come lui è su un’isola: l’Inghilterra. Anche questa finezza è sottile ma avvertibile. Due isole. Due persone.

Proseguendo con la lettura, seguiamo gli aggiornamenti di Gianluca, che sembra per un po’ aver trovato la tranquillità. Però prima o poi arriva sempre qualcosa e qualcuno che ti vogliono far pagare il conto, e anche in questo caso, forse la stanchezza, forse la troppa sicurezza, gli fanno commettere un passo falso. Ora, non so se sia un omaggio a AoD, però troviamo una coraggiosa scelta di Gianluca come scrittore, che mette in seria difficoltà il proprio alter ego, procurandogli una ferita molto seria. E da qui iniziamo a capire che non sarà una passeggiate, e che l’autore non risparmierà nulla al suo alter ego letterario.

Mi fermo qui per non fare spoiler. Vi consiglio di leggervi questa ottima prova di Gianluca, per comprendere meglio il progetto e capire quali talenti siano all’opera nel mondo del Survival Blog.

Una sola parola per Gianluca: chapeau!

4 commenti

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  1. Ho letto e commentato questo racconto di Gianluca e ripeto anche qui quello che dissi allora: aspetto Gianluca alla prova del romanzo mainstream, perché penso abbia tutte le qualità per affrontarlo e anche bene!

    1. Non posso che essere d’accordo con te. Aspetto anch’io Gianluca sulla lunga distanza 🙂

  2. Wow, che bella recensione, Marco! 🙂

    Mi ha fatto molto piacere che tu abbia apprezzato il “gioco” dei legami tra le due parti dell’eBook. E tra l’altro sei il primo che nota e sottolinea la presenza del lato romantico del mio alter-ego letterario. 😉

    Sì, quella scena che hai citato è una sorta di omaggio ad Army of Darkness. 🙂 Come la parte finale è quasi un omaggio a Il seme della follia. 😉

    Ciao,
    Gianluca

    PS: A questo punto sei pronto per leggerti il mio secondo eBook pandemico, “What if”! 🙂

    1. Grazie Gianluca. La parte romantica l’ho notata perché sono un romantico 🙂 Comunque ripeto, ottimo lavoro. Leggerò presto anche “What if”, contaci 😀

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