Top 5: cinque mestieri che non vorrei fare (anche se sembrano cool)

Sento spesso gente che si lamenta del proprio lavoro, e preferirebbe farne un altro, trovando gli altri sempre più facili e comodi. Ce ne sono alcuni che ingannano davvero. Bisognerebbe provarli almeno per un paio di giorni, prima di sentirsi giudici e invidiare gli altri. Spesso sento i soliti blabla, fatti dai soliti quaqua, che sembrano avere sulle loro spalle i lavori più onerosi e pesanti. Il mondo dipende da loro. Io sono arrivato al punto di pensare invece che non ci sia un mestiere più facile e comodo di un altro, nemmeno quello che facciamo per passione. Ogni lavoro nasconde un’insidia, l’inspiegabile rottura di cazzo che ci prende alla sprovvista e ci fa perdere la pazienza e il sonno. Fatevene una ragione. Io ho individuato i 5 lavori che non vorrei fare, non perché non mi piacciono, ma perché mi farebbero perdere il lume della ragione. Questo ritenetelo un complimento al vostro coraggio, sempre dal mio punto di vista , che lo fate da giorni, mesi o anni.

Premetto, sempre per la regola del castello, che io ho lavorato per quasi 3 anni come muratore e 16 anni in una fonderia e non dietro una scrivania. Quindi, se ho scelto questi, non l’ho fatto in base alla fatica solo fisica. Siate intelligenti nel commentare. Grazie.

5- Impiegato amministrativo

Questo è il lavoro di mia moglie, e in tutta onestà non lo farei nemmeno se mi pagassero il doppio della normale tariffa. Tanta gente fa presto a blaterare che gli impiegati stanno bene, seduti in ufficio, al fresco d’estate e al caldo d’inverno, scribacchiando su carta o annoiandosi davanti a un monitor. Io per quel poco che ho dovuto fare in ufficio nella mia azienda, dopo una giornata tra fatture di vendita e acquisto, mucchi di moduli, controlli per i pagamenti et similia, arrivavo a sera che non sapevo dove fosse casa mia. No, grazie.

4- Tabaccaio

Qui i miei clienti che leggeranno mi daranno ragione. Voi non vi rendete conto di che gran rottura è stare dietro a un bancone di un negozio, ma la tabaccheria forse è una di quelle che mette a dura prova la pazienza anche delle anime più pie. Ci sono giorni in cui vorresti incendiare i clienti, credo soprattutto nei giorni di estrazione o pagamenti di bolli e altre menate. Ci sono pochi clienti che entrano per comprarsi un pacchetto di sigarette, un accendino e via. La maggior parte dei frequentatori delle tabaccherie, sono frotte di vecchiette con le 100 schedine da 50 cent o peggio ancora, quelle che arrivano e ti chiedono il pronostico dell’ultimo secondo, mentre il negozio è pieno. Per non parlare dei maniaci del Gratta e Vinci, che ritornano ogni grattata a farti vedere il biglietto. Fidatevi, roba da pazzi…

LASCIATE OGNI SPERANZA, VOI CH’ENTRATE.

3- Tecnico dei computer

«Il mio computer non va più», dice la cliente.

«E quali sono i sintomi?», chiede il tecnico.

«Non va più, non va internet e appaiono delle scritte strane.»

«Ha scaricato qualcosa di nuovo? Ha consentito l’installazione di qualche programma?»

«No, no. Di punto in bianco ha fatto così. Io non ho scaricato niente.»

Okay, quanti di voi smanettoni hanno dovuto sostenere una conversazione simile? Credo molti. Ci sono persone che cliccano tutto quello che gli passa sul monitor, fanno giochi on line e altre simpatiche cosucce che riempono i pc di porcate. In più c’è la categoria degli ipnotizzati dai film, che pretendono che tu con un click, gli permetta di fare le cose che vedono al cinema. Pensano che il computer che hanno davanti agli occhi abbia una vita propria e che possa collegarli, stando naturalmente in mezzo al nulla, tipo spiaggia, con la Nasa. Sì, ciao.

2-Qualsiasi lavoro notturno

Ho lavorato in un’azienda per anni, facendo il doppio turno: mattino e pomeriggio. Si stava bene, una volta preso il ritmo. Tante ore consecutive utilizzabili per fare altro. Quando facevo il mattino uscivo qualche volta al pomeriggio, andando in centro a fare la spesa, comprare un cd o un libro e fermarmi a bere un aperitivo. Quando invece era la settimana del pomeriggio, uscivo alle 23 di casa e tornavo poco dopo la mezzanotte. Oppure mi guardavo un film godendomi il silenzio del mondo, fino a tarda ora. Ma vi assicuro, e qualcuno me lo confermerà, che il turno di notte è pessimo. Per 8 mesi, se non ricordo male, alternavo gli altri due al turno dalle 20 alle 5 del mattino. Ogni ora avevo un calo di attenzione, il tempo non passava e diventavo insofferente. Poi di giorni con cavolo che si riusciva a dormire, tra gente che suonava il campanello, cani che abbaiavano e vicinato molesto. No, non fa per me.

1- Cameriere

Correre in una sala, mentre la gente ti ferma perché non trova gli stuzzicadenti, un altro ti ferma per il pepe, e nel frattempo hai un paio di persone appena entrate che ti guardano già in tralice, no grazie. Certo, se lavorassi in un locale dove i clienti sono simili a me, okay, ci starebbe. Ho sempre considerato i camerieri, gente che si fa il mazzo e che bisogna rispettare, perché stanno lavorando, non sono i nostri schiavi. Eppure, c’è gente esaurita che li tratta come buoi a cui tirare l’anello. Conoscevo una tipa che diceva che si dovevano trattare con durezza i camerieri, perché lei era la cliente e loro dovevano servirla. Mi basterebbe una cliente così per tirarle in faccia il blocchetto e la penna.

34 commenti

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  1. E non solo il blocchetto…anche tutto il tavolo e una pentola piena d’acqua bollente dritta in faccia. 😀

    1. Alla grande! Sai rovesciarle in testa una bella zuppiera piena di cavolo bollito? 🙂

    • teo il Gennaio 18, 2012 alle 1:37 pm
    • Rispondi

    Bravo! pienamente daccordo con questi mestieri, non li farei nemmeno io 🙂 anche perchè sono dell’idea che se un lavoro ti toglie il sonno bisogna lasciarlo all’istante!
    La mia vita è al di fuori del posto di lavoro!
    Ok non è un buon periodo per cambiare lavoro, quindi chi purtroppo è senza, prende quello che viene.
    Tra i tanti lavori che ho cambiato, solo da 2 aziende sono letteralmente scappato, fuggito, lasciando anche il preavviso, ma avevo già un altro posto in cui andare 🙂

    1. Tanto, lasci dei problemi per trovarne altri. Ci sono casini sia se spali merda che se stai dietro alla cassa in banca.

        • teo il Gennaio 18, 2012 alle 1:54 pm

        i problemi ci sono ovunque, ovvio, io dicevo solo che i problemi voglio che restino sul luogo di lavoro e non che vengano a casa con me.
        a casa voglio pensare a come risolvere i problemi della mia vita e non a come risolvere i problemi di lavoro.

        • Bangorn il Gennaio 18, 2012 alle 1:58 pm

        Il lavoro debilita l’uomo, c’è poco da fare. Bella invenzione quella degli stanziali-raccoglitori. Potevamo restare a fare i cacciatori-nomadi?

  2. nemmeno io potrei fare il cameriere

    1. Io aggiungerei anche venditore di formaggio o operaio al caseificio, ma quella è una mia fissa extra 🙂

    • agiantis il Gennaio 18, 2012 alle 1:48 pm
    • Rispondi

    beh, guarda, io il cameriere l’ho fatto per un paio d’annetti e devo dire che non e’ male.
    ovvio, qualsiasi mestiere a contatto con la gente devi “esserci tagliato”, ovvero avere un sacco di pazienza, ma tra mance e stipendio prendevo un bel po di soldini.
    più che per i motivi che hai elencato tu, mi sono stancato di farlo in quanto ti azzera la vita sociale, visto che lavori quando gli altri sono a casa e viceversa.
    Il tabaccaio forse lo avrei cambiato col mio, ma con tutte queste nuove normative e liberalizzazioni adesso direi NO GRAZIE…
    Per il resto io mi ritengo fortunato, visto che il mio di lavori lo vedo più come un passatempo che come un vero e proprio lavoro, e ora come ora non lo cambierei con null’altro!

    1. Non guardare il lato della liberalizzazione che è solo fuffa del momento, cagnara plateale per distogliere l’attenzione. Fino a poco fa per farti guardare da un’altra parte ti mettevano due ballerine, ora ti terrorizzano con “arrivano le licenze libereeeee!”
      Il tabaccaio in realtà non è un bel mestiere, e non ti conveniva farlo nemmeno prima di questo ciclone passeggero.

    • Giulio Faggiani il Gennaio 18, 2012 alle 1:58 pm
    • Rispondi

    Si è molto giusto ciò che hai scritto, almeno sulla mia categoria mi ci specchio e si possono aggiungere anche mille altre cose!! Io da tabaccaio ti posso dire che ce n’è un altro tipo di lavoro simile al mio che però è peggio: il barista!! E’ un tabaccaio che si deve assorbire le menate della gente (che per lo più delle volte non ha niente di interessante da dire e sono ripetitivi nei giorni) per ore e ore, perchè chi va al bar ha tempo da perdere..

    1. In effetti, anche il barista ha le sue rotture di coglioni, specialmente alla sera con i tizi sbronzi e molesti, o i vecchietti che ti raccontano cos’hanno letto sul giornale.

  3. Il Chirurgo: avere per le mani una vita danneggiata e riparala senza assicurazione e pezzi di ricambio.
    Il Becchino: avere per le mani la morte e non portarsela in casa.
    La puttana (o nel mio caso un brutto trans con la barba): avere per le mani…mi censuro da solo. Non riesco a separare il sesso dal sentimento e stando così le cose dubito di poter tirar su due euro quando ti tocca arrivare al sodo con gente che terresti alla larga in ascensore.
    La badante. avere per le mani gli escrementi e i dolori di persone che, senza di te, la natura avrebbe già scartato come hanno fatto anche i parenti.
    Non fare un cazzo: Anche questo pesa quando ti convinci che invece…

    1. Beh, alcuni di quelli che hai elencato, non sono proprio invidiati dalla gente 🙂

      1. Nenche la puttana? ;-D

        • Bangorn il Gennaio 18, 2012 alle 2:10 pm

        Non so, forse fino a novembre era un lavoro ambito dalle parti della periferia milanese. Ora la vedo grigia con il robot Monti 😀

  4. Concordo su tutto, anzi vorrei rincarare la dose sulla prima posizione.
    Il cameriere non solo deve gestire i clienti e tutto quello che vi gira attorno, eh no. Deve anche aver a che fare con i cuochi! Forse chi non è del mestiere non lo sa, ma da sempre esiste una sorte di guerra interna fra chi i piatti li prepara e chi li porta al tavolo. Non esistono regole, i colpi sono bassi, a volte bassissimi, e si può anche uscirne male.
    ho visto cuochi lanciare padelle contro il cameriere di turno che, dal canto suo, dopo pochi minuti entrava in cucina con comande improponibili solo per rendere la vita difficile al cuoco.
    Davvero, il cameriere è un bruttissimo lavoro!

    1. Immagino! Mio zio ha gestito per anni ristoranti e ricordo il dietro alle quinte 🙂

  5. Sono andato fuori tema ma la puttana, nel mio caso era cuul!

    1. Concesso 😉

  6. però non mi sembrano granché cool

    1. Fidati, c’è gente che dice che gli impiegati stanno bene, vestiti a nuovo e tutti i bla bla bla che ne conseguono

  7. Wow su questo elenco sono ferrata.
    Parto da un paio di presupposti.
    Fosse per me, non lavorerei. La vita è fatta di miliardi di cose per cui vale la pena spendere il proprio tempo. Non sopporto le persone che dicono “eeeh e se non lavori, COSA FAI?”. Mi dispiace per loro che evidentemente hanno una vita di merda.
    Detto ciò, il secondo presupposto è che dovendo lavorare, ci metto la massima professionalità.
    Questo mi rende una persona poco tollerante verso chi fa male il proprio lavoro (vedi: camerieri maleducati, commesse poco disponibili, manager che invece di dedicarsi alla società approfittano del loro ruolo “superiore” per fare i cazzeggioni e farsi lavare la macchina personale a spese della ditta).
    Per il resto, concordo pienamente con te. Ogni lavoro ha il suo rovescio della medaglia.
    Tanti purtroppo non hanno neanche il dritto.
    Beh sono ccciovane ma qualche lavoro l’ho cambiato… e curiosamente, se metti banconiera/commessa in un negozietto di alimentari di paese alla stregua del tabaccaio (ommmiodddio non sai quanto somiglia all’inferno che hai descritto!), impiegata acquisti al posto di amministrativo e cameriera, ne ho fatti 3 di quelli che hai messo nella tua top five. 🙂

    1. Io sono intollerante verso chi tratta male in generale la gente: quindi che sia il cameriere maleducato o il cliente maleducato, li odio tutti e due 🙂

      1. Sì sì, giustissimo!

        • Bangorn il Gennaio 18, 2012 alle 8:40 pm

        Fa te! A calci in bocca e gli faccio anche gli auguri!

    • Hot il Gennaio 18, 2012 alle 8:10 pm
    • Rispondi

    5 – Noioso da morirne.
    4 – Il tabaccaio masochista è quello che installa i videopoker… vedeste che fauna che attirano.
    3 – Mi sono divertito ad assemblare, da zero, il mio computer anni fa. E’ un lavoro che potrei fare. Naturalmente escludo l’assistenza ai clienti per le ragioni elencate.
    2 – Assolutamente inumano. Da vietare per legge… E’ vero che non si dorme di giorno. Mooolti anni fa mi è capitato di fare un lavoro in cui ogni tanto si facevano i turni di notte. Pochissimo da fare… si dormiva a turno sulle scrivanie degli uffici attigui, sgombrate dalle scartoffie.
    1 – C’è di molto peggio, di seguito riporto qualche esempio. Non farei mai, però, il cameriere alle dipendenze di mia sorella (ha un ristorante). Le voglio bene, ma stiamo bene così.

    Lavori che non farei volentieri (non dico mai, perchè non si può sapere quanto si sarà disperati in futuro). Nella mia vita precedente ho fatto di tutto. Poco mi fa davvero paura… o schifo!

    5 – Spurghista… ho visto cose che voi umani…
    4 – Urologo o andrologo o proctologo… devo spiegarvi perchè?
    3 – Il disoccupato… anni fa per circa sei mesi sono rimasto senza lavoro. Un’esperienza frustrante per una persona attiva, che avrebbe tanto da dare e tanto vorrebbe fare.
    2 – Il portaborse, assistente, attendente, leccapiedi, galoppino. lacchè… l’idea di dovere dipendere da qualcun altro, invece che dalle proprie capacità, è una delle cose più umilianti per un uomo.
    1 – Politico… ma è un lavoro?!? Ho troppo rispetto di me stesso: passerei il tempo a sputarmi in faccia!

    1. Il tabaccaio che installa i videopoker ormai costituisce il 70% della categoria. Tante rotture di coglioni e gente che schiamazza, insultandosi perfino.
      Quelli che hai elencato tu in effetti fanno ribrezzo 🙂

  8. Io non vorrei fare il politico, il promotore finanziario, il commercialista, il medico, l’avvocato.

    Stasera laconico sono.

    1. Però hai detto l’essenziale. Quello conta 🙂

      1. Considera che io lavoro in banca, mi occupo dello sviluppo dei nuovi clienti imprese, ma mai farei quello di cui sopra.

        • Bangorn il Gennaio 18, 2012 alle 9:36 pm

        Io faccio il rappresentante. Per ora reggo ancora 🙂

    • stefano il Gennaio 19, 2012 alle 11:05 am
    • Rispondi

    Sante parole… da tabaccaio pero’ .. lo metterei al primo posto… e vi siete dimenticati dei clienti che dicono : TE LE PAGO DOMANI 🙁

    1. In effetti… te lo pago UN domani 🙂

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