Jesus Christ Superstar

La fortuna di avere fratelli o sorelle maggiori, è che fin da piccolo riesci ad assimilare e conoscere cose che altrimenti a quell’età non vedresti, magari dimenticandole negli anni a venire. Uno dei gioiellini che mia sorella maggiore volle farmi vedere, fu questo Jesus Christ Superstar, film musical basato sull’opera di  Andrew Lloyd Webber, autore delle musiche, e Tim Riceche si occupò dei testi. Allora non capivo il significato vero e proprio del film, i suoi sottili sottotesti e la genialità dei testi. Però vedevo la bravura di questi attori e musicisti nelle vesti di Apostoli e Sacerdoti, nel ricreare in una chiave diversa, una storia che conoscevo solo per quel poco di catechismo che assimilavo.

Jesus and Judas

Quale fu la canzone che mi colpì di più in allora? Si potrebbe pensare a Superstar, forse la canzone più conosciuta e canticchiata da tutti. Invece mi rimase impressa Everything’s Alright, un pezzo che sembra quasi una ninna nanna, una dichiarazione d’amore di Maria Maddalena a Gesù, mentre gli dice che tutto andrà bene e di dormire sereno, che per una notte il mondo farà a meno di lui. Dimenticai l’intervento di Giuda a rovinare l’atmosfera, e anche il resto del film, almeno per qualche anno. Poi fortunatamente crebbi sulla strada del rock, e beh, questo è un capolavoro di quel genere, osannato perfino da Hansi Kürsch dei Blind Guardian, da cui ammette di trarre ispirazione spesso per molte sue opere.

La storia viene per una volta narrata attraverso gli occhi di Giuda soprattutto, e in qualche parte da Maria Maddalena, quasi mai dal punto di vista di Gesù, che rimane invece in disparte e quasi ignaro di quello che gli accade, ormai troppo preso dal personaggio che è diventato. Gesù sembra quasi una rockstar sul viale del tramonto, pronta a lasciare la scena o a rovinarsi definitivamente la carriera. Gli Apostoli, di cui la voce è Maddalena, lo esortano a tenere duro e a non mollare, mentre Giuda gli suggerisce saggiamente di tornare sui suoi passi prima che le cose peggiorino.

La prima volta che incontriamo Giuda, lo vediamo guardare da lontano Gesù circondato dai discepoli che lo osannano e lo incensano. La rabbia che cresce in lui nel vedere quello che era il leader perfetto per la rivolta contro gli occupatori trasformarsi in un fantoccio da dare in pasto al pubblico, è bruciante e amara. Nelle parole ritroviamo il dolore di un amico che ha seguito Gesù e lo vede in pericolo, pronto a buttare ciò che è stato fatto di buono finora. L’interpretazione di Carl Anderson mi fa venire i brividi, per la sua bravura nel trasmettere anche nella gestualità i sentimenti di Giuda.

Ed è proprio lui che ci conduce durante il film, intervenendo in molte scene con la sua voce, litigando dapprima con Maddalena, quieta e remissiva seguace di Gesù, decidendo di dare una scossa al gruppo vendendoli ai Sommi Sacerdoti, arrivando quasi alle mani con il Nazzareno e infine apparendogli vestito di bianco poco prima della crocifissione, per dirgli ancora una volta che ha buttato via tutto come uno stolto.

A differenza di altre versioni, qui non odiamo Giuda, non ci riusciamo. Dopo l’ultima cena, quando lui e Gesù si fronteggiano, vediamo per un attimo ancora i due amici che erano un tempo, notando che Giuda ama ancora il suo amico, forse più di quanto Gesù ami lui.

Naturalmente all’uscita di questa versione cinematografica, dall’Osservatore Romano, piovvero minacce di censura, fuoco e fiamme contro la cultura hippie rappresentata nel film e sulla figura sia di Giuda che di Maddalena. Eppure sarebbe utile analizzare meglio le tematiche perché molto più realistiche di quelle che ci insegnano appunto al catechismo.

Il cast scelto per il film, comprendeva buona parte dei musicisti già usati per la versione del1970, incui Ian Gillan interpretava Gesù e Murray Head quella di Giuda, ma furono proprio questi due a essere sostituiti. Sinceramente Ted Neeley e Carl Anderson, sono superiori ai loro predecessori, sia come voce che come intepretazione. Una di quelle confermate fu invece Yvonne Elliman per Maria Maddalena, che conferma secondo me la sua bravura. Da notare anche Bob Bingham, con la sua voce cavernosa e profonda, interprete di Caifa sia a Broadway che nel film.

Piccola curiosità: tra le tante interpretazioni  di Maria Maddalena, ce anche quella di Agnetha Fältskog…

20 commenti

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  1. Non ho mai amato i musical. Ma quando mio padre (cresciuto come un fottuto Hippie) mi costrinse da piccola a vedere questo film me ne innamorai, perché era davvero un esperimento, una novità, un qualcosa di mai tentato prima e mai più ricreato dopo.
    Splendido, davvero

    1. Allora siamo stati fortunati ad avere qualcuno che ci ha fatto conoscere questo gioiello. Mia figlia non scapperà! 😀

    • Cristina il Febbraio 4, 2012 alle 9:28 am
    • Rispondi

    Semplicemente bellissimo!!!’ho visto alle superiori con una prof di italiano e latino che tutti pensavano pazza e visionaria…. che voglia di rivederlo!!

    1. Si trovano tranquillamente versioni con i sottotitoli nei soliti canali. Una volta imparate le canzoni è bello rivederlo senza, perché gli attori sono bravi e vanno guardati negli occhi.

  2. Io invece non so se ringraziare mia sorella che ruppe le palle per anni con al colonna sonora di questo film, perciò l’ho recuperato solo parecchio tempo dopo 🙂
    La figura di Gesù non mi pare (a mio giudizio) così distaccata e sfocata, diciamo che è un Cristo molto, molto umano, e anche debole (un po’ nevrotico?).
    Questo film è forse l’unica versione del messaggio cristiano che non mi rompa immediatamente.

    1. Gesù diciamo che è sul viale del tramonto, annebbiato dalle lodi dei discepoli, incapace di reggere gli oneri oltre agli onori.
      Però per fortuna quella colonna sonora l’hai recuperata, no? 😀

        • bruno il Febbraio 4, 2012 alle 11:05 am

        Più che la colonna sonora mi interessa il film in verità (e molta della migliore musica trova il suo effetto coniugata all’effetto visivo delle scene)… quanto a Cristo, secondo me è una figura solitaria e sofferente fin dall’inizio: si distacca decisamente dai discepoli, se provi a rivedere le risposte agli Zeloti (voi non capite cosa è il potere e la gloria) o quando ferma gli apostoli che vorrebbero difenderlo nel momento della cattura, o quando risponde a Giuda sul fatto di usare l’unguento per lui anziché venderlo ai poveri (i poveri ci saranno sempre, non sempre avrete me, è direttamente preso dalla bibbia ed è un punto interessante). La scena in cui sembra non giudicare del tutto di testa sua potrebbe essere quella dell’entrata a Gerusalemme, quando predica alla folla acclamante e replica ai farisei che la loro gioia non può essere contenuta. Ma in realtà Cristo sa come stanno le cose e sa di essere l’agnello che sta andando al sacrificio. Credo che questa cosa vada letta fra le righe, ma c’è una frase del coro: “moriresti per me?” accompagnata da un fermo immagine che dice parecchio.
        La drammaticità di Giuda, che non ha capito che Gesù è veramente figlio di Dio, sta nel dire delle cose che sarebbero molto intelligenti… se non fosse che Gesù, appunto, ha una precisa missione da compiere ed è “veramente” (per chi ci crede) figlio di Dio.
        Come poi l’umanità si possa riscattare dal peccato originale ammazzando il figlio di Dio, sarà che dormivo a catechismo e facevo i fatti miei nell’ora di religione, ma non mi convincerò mai che sia una cosa sensata.

        • Bangorn il Febbraio 4, 2012 alle 11:09 am

        Io se potevo, nemmeno ci andavo al catechismo. Comunque anche dal tuo commento si vede quanti spunti su cui parlare nascano da questo film. Non è un semplice e piatto musical, come fai notare tu, anzi. Spero che anche altri lo vedano cercando e leggendo tra le righe

  3. Io adoro questo film, ne avevo scritto anch’io… uff, mi sa sei o sette anni fa. Il raporto Giuda/Gesù e la loro psicologia, i loro tormenti, sono resi in maniera straordinaria (perché, PERCHE’ hanno dovuto fare un remake-ciofeca anche di QUESTO?)
    Per il resto, ringrazio anch’io i fratelli maggiori che introducono alla musica seria!^^

    1. OYG! Quella del remake non la sapevo…

  4. Il remake in realtà è un’opera teatrale ma ne hanno fatto anche un film… decisamente modesto, ci sono un paio di attori bravi nei ruoli sbagliati (farisei) Gesù e Giuda sono proprio scarsi

    1. Me lo sono perso e credo che continuerò a far finta di nulla 😀

  5. Un film spettacolare, con tante di quelle chiavi di lettura da far impallidire molte produzioni più recenti. E poi, le musiche… intramontabili e sempre piacevoli.
    Non lo vedo da un pò e questo potrebbe essere il momento giusto per rispolverarlo! 😀

    1. La colonna sonora ce l’ho da sempre in auto 🙂

  6. Bellissima colonna sonora, non dico altro

    1. Non è facile dire quale canzone sia la più bella 🙂

  7. I musical mi hanno sempre fatto ribrezzo, a parte due eccezioni: “Hair” e “JCS”. Però non è che me li rivedo così spesso, anzi 😉

    1. Jesus Christ Superstar lo ascolto spesso in auto, mentre il film lo vedo ogni due o tre anni.

  8. Io sono nato nell’anno in cui uscì al cinema, mio padre era in Germania e lo guardò là, è il suo musical preferito se non addirittura l’unico. Invece io lo vidi anni dopo e mi piacque subito la figura di Giuda e il modo di trattare la storia, molto più coinvolgente e approfondita delle noiose storielle da catechismo (che mi avevano quasi convinto che Gesù fosse un mago saltimbanco itinerante), e pensa che anch’io ricordo soprattutto Everything’s Alright, anzi visto che ho il DVD magari stasera me lo riguardo. 😀

    1. Io l’ho visto, rivisto, ascoltato mentre correvo, mentre guidavo in auto, mentre scrivevo. Un capolavoro, altro da aggiungere non c’è.

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