Top 5: cinque Marco paralleli

Alex ieri, ha realizzato una Top 5 che mi ha gasato e non poco. La teoria del multiverso, mondi paralleli uguali al nostro, in cui i nostri alter ego compiono scelte diverse, mi ha sempre affascinato. Ma oltre a quello, vi siete mai chiesti come sarebbe andate se aveste compiuto una scelta diversa? Alex cita anche un film, Sliding Doors, pellicola che poteva essere vista come una banale commedia rosa, e che invece ha avuto l’idea geniale di mostrarci la stessa vita con due varianti, prese a una biforcazione, prendendo un treno o perdendolo.

La cosa curiosa, è che dopo aver preparato questo post, ho aperto il libro che volevo iniziare e mi sono trovato questa nota degli autori:
“Questo romanzo è un’opera di fantasia. Ma, dato un numero infinito di mondi possibili, in uno dovrà pur essere vero. E se una storia che si svolge in un numero infinito di universi possibili è vera in uno di essi, allora dovrà essere vera in tutti quanti. Di conseguenza, forse non è poi tanto di fantasia quanto crediamo.” (N. Gaiman e M. Reaves)

Premetto, scriverò questa Top 5 immaginando cosa possa essere accaduto a 5 Marco Siena in altrettanti 5 universi paralleli, dichiarandovi apertamente e sinceramente, che nessuno potrebbe essere fortunato come credo di essere ora. E allora partiamo e via!

5) Sedia a rotelle
Quella volta, nel 1993, il tipo delle grondaie non ha afferrato Marco per la giacca, mentre saliva sulla scala, si aggrappava a un ferro, che si staccava davanti ai suoi occhi. L’uomo non ha reagito e Marco è volato per 4 metri all’indietro, cadendo, destino beffardo, sul prato del cimitero. Ora ha una misera pensione di invalidità che gli basta appena per sopravvivere. Viene aiutato dai familiari nelle cose più semplici. Le uniche soddisfazioni che ha, sono leggere e guardare vecchi film, rinchiuso in casa mentre guarda fuori dalla finestra, isolato dal mondo.
Soddisfazione: -10%
Probabilità: 50%

A me andò bene

4) Quel derby maledetto
Nel 1990, Marco ha guardato quella schedina e ha deciso che il pareggio ci stava. Ha messo X a quel dannato derby, non il 2 che gli ha fatto perdere 100 milioni di lire. Ha seguito quello che i bigliettini estratti dal sacchetto, metodo ereditato dal nonno, gli hanno suggerito, non cambiano quello che il destino aveva in serbo. Ha pagato il mutuo dei suoi genitori, ha continuato gli studi e si è diplomato come perito elettrotecnico. A 25 anni ha avuto una promozione sul lavoro, diventando capo reparto in una bella azienda metalmeccanica. La vita procede tranquilla, ha una ragazza fissa da quasi 5 anni. Si sposeranno nel 2001, avranno un paio di figli e proseguiranno tra alti e bassi.
Soddisfazione: 50%
Probabilità: 80%

Quello che si chiama forzare la mano del destino

3) Studente modello, fighetto insoddisfatto
Poteva scegliere di seguire gli altri e fare l’Istituto Tecnico, invece, qui sul terzo mondo, Marco ha preso la strada del liceo linguistico, lasciando perdere anche l’artistico. Questo Marco è molto diligente e risoluto, si è diplomato con voti più che discreti. Dopodiché, lavorando in estate e facendo lavoretti saltuari, è andato all’università. Non mi è stato comunicato in cosa si è laureato, solo che i voti erano ottimi e all’uscita, insieme a un compagno di scuola, hanno messo in piedi una piccola impresa. A distanza di dieci anni, si è allargata a dismisura, rientrato nelle aziende che fatturano 20 milioni di euro solo in Italia. Stanno iniziando a guardare al mercato estero. Cosa rimane di quello che aveva dentro Marco? Nulla, o poco. Non legge, non scrive, pensa alla movida del sabato per scaricare lo stress del lavoro. Si veste in negozi in cui si paga solo con carta, cambia scarpe e auto alla stessa velocità. Ogni tanto però, apre un cassetto, e guarda quei fogli scritti a macchina, scuote la testa e li rimette lì.
Soddisfazione: 30%
Probabilità: 40%

Mah... boh...

2) I wanna rock
A 18 anni, Marco manda a fare in culo quei catorci con cui suonava. La domenica in cui sarebbe andato in discoteca, viene evitata, così come gli anni apatici a venire  Lavora nella stessa azienda insieme a suo padre, e con gli straordinari, prende lezioni di canto e di chitarra, poi si mette alla caccia di componenti per una band. Ne trova alcuni con cui stringe un buon rapporto, iniziano come cover band, poi passano a pezzi loro. Oggi, nel 2012, si esibiscono ancora in concerti live nei club, hanno all’attivo una manciata di cd e hanno fatto qualche apertura a dei festival importanti. Marco continua a lavorare, però vive anche di musica. Non ha tempo per una vita sentimentale fissa, anche se ogni tanto si immagina come padre.
Soddisfazione: 50%
Probabilità: 40%

Una gran bella chitarra!

1) Il mondo più vicino
Quella sera, mentre guardava Vi Presento Joe Black e aspettava una telefonata da un amico per uscire, Marco si è arreso. Invece di vestirsi e uscire, si è messo il pigiama, ha finito di vedere il film e ha passato il sabato sul divano, così la domenica. Tutti quelli con cui usciva prima, erano accoppiati ormai, e lui rimaneva uno dei pochi single. Non ha reagito, è stato in casa nelle settimane successive, guardando la tv e aspettando un invito da qualcuno. Ogni tanto, un suo amico lo ha invitato a bere qualcosa, giusto un’uscita fugace. Poi, piano piano, l’isolamento e l’abitudine, hanno piegato quel po’ di carattere che gli era rimasto. A 36 anni ora vive ancora da solo, lavora sempre nella solita fabbrica, guarda i film solo a noleggio e non va neppure più al cinema da solo, cosa che aveva sempre fatto. Non ha più acceso il computer, troppo vecchio e malandato. Legge un libro alla settimana, e anche se ogni tanto pensa di buttare giù un po’ di quelle storie, lascia perdere, sentendosi troppo inadeguato anche per quello. Eppure, nei suoi sogni, vede le cose stranamente diverse e non sa il perché, come quando passa davanti a quella casa in centro, dove una volta c’erano le poste, e ha un senso di deja-vu.
Soddisfazione: 10%
Probabilità: 20%

Arreso

In definitiva: spiacente per gli altri, io sto bene in questo universo.

25 commenti

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    • teo il Marzo 29, 2012 alle 7:33 am
    • Rispondi

    il tuo terzo mondo è davvero terribile!!! non ti ci vedo infighettato a fare “l’ape” nei locali da fighetti, col macchinone parcheggiato davanti in bella vista snobbando chi ha “solo” una mercedes 😉
    il tuo mondo n.1 purtroppo è più vicino a me che a te…

    1. Il mondo numero 1 sarebbe stato possibile se mi fossi arreso quella sera. Invece mi sono vestito e sono uscito.

        • teo il Marzo 29, 2012 alle 7:45 am

        bè, ti puoi arrendere una sera, anche io passo molti week-end a casa, anche stanco dai tanti lavori in vista della bella stagione, l’importante è non arrendersi sempre 🙂

      1. Sarebbe cambiata la storia se non fossi uscito quella sera, fidati…

        • teo il Marzo 29, 2012 alle 7:52 am

        ok, rimandiamo certi discorsi a quando ci troveremo per quella famosa pizza 😉 io sono sempre libero, soprattutto adesso…

  1. Uccavolo, che senso di angoscia teribbbbbole.
    Meglio questo mondo, decisamente.

    1. Eh, direi. Mi dispiace per quei miei poveri alter ego 😀

    • Cristina il Marzo 29, 2012 alle 8:22 am
    • Rispondi

    Che pessime prospettive… un brivido lungo la schiena!! :-/
    Buona giornata pertanto all’autore che abbiamo 🙂

    1. In effetti erano tutte plausibili, ragionando sulle cose che hanno cambiato il corse della mia vita. Buona giornata anche a te!

  2. In effetti non sono grandi belle prospettive. :O Come dicevo poco fa sul blog di Davide, è molto difficile guardare al passato, molto più che guardare al futuro per il precedente meme “da qui a dieci anni”…

    Ciao,
    Gianluca

    1. Mi è risultato facile immaginare queste 5 possibili alternative. Ho pensato più volte a quelle che ritengono siano state le scelte, o le occasioni, che hanno inciso sulla mia vita attuale. Logico, quel maledetto X per dire non lo dimenticherò mai. Il bello che avevo 13 anni, ed ero contento di aver vinto 3500000 di lire. I miei un po’ meno 😉

  3. Sentopuzzadimeme…
    Certo che, dovessi analizzare la mia vita in cerca di quegli attimi che potevano cambiare il futuro, ho paura che cinque episodi non basterebbero…
    belli i tuoi, o meglio, bella l’idea di fondo perché credo che ognuno di essi non regga il confronto con il te stesso di questa dimensione! 😀

    1. Grazie Paolo, eppure se mi fossi arreso in certe occasioni, il Marco di oggi non ci sarebbe.

    • claudio vergnani il Marzo 29, 2012 alle 9:54 am
    • Rispondi

    mi sento il ritratto della possibilità 1

    1. Hermano, credo che in verità non si sposi affatto con te, soprattutto perché credo tu abbia intorno della bellissima gente. Logicamente io non sono dentro di te e non posso sapere tutto. Penso però che tu abbia un gran potenziale, attuale e futuro.

    • Alice il Marzo 29, 2012 alle 12:25 pm
    • Rispondi

    Che bella idea. E che bello che il migliore sia quello vero 🙂

    1. Alice, sai che mentre lo scrivevo ho pensato anche a te e a Dominici? Poi dal vivo ne parleremo, ma se io quel sabato fossi rimasto in casa invece di uscire da solo e andare a Carpi…

        • ali il Marzo 29, 2012 alle 2:52 pm

        Muoio di curiositààààà

      1. Pensavo fosse più facile… 🙁

  4. Comunque sia, e non mi rivolgo di certo a te in particolare, è possibile anche immaginare degli alter-ego più fortunati della nostra versione di Terra 1 🙂
    Senza nulla togliere alla vita che sto vivendo, mi piace pensare a un Alex 2 che, altrove, è più ricco, più felice, più realizzato 🙂

    1. In effetti, da qualche parte, ci deve essere un Marco che ha tutto quello che ho adesso, ma con qualche soldino in più. Mi basterebbe una serenità e solidità economica. Come si suol dire, “non si può avere tutto nella vita”. Bene, chi mi conosce sa cosa rispondo 😉

    • Michela il Marzo 29, 2012 alle 4:55 pm
    • Rispondi

    E’ la prima volta che scrivo ma da tempo seguo il tuo blog e mi piace molto leggerlo!
    Mi piace davvero tanto l’idea del multiverso! Proprio in questi giorni avevo chiesto a Cino di rivedere Sliding doors, film visto almeno 15 anni fà ma che mi aveva fatto pensare molto. Ho pensato spesso a come la mia vita abbia preso alcune strade in conseguenza a scelte o a casualità e per fortuna posso dire di essere felice di come questo mio universo abbia fatto andare le cose . . .anche se penso che ci sarebbero potute essere tantissime altre possibilità magari altrettanto belle!
    Molto bella l’idea dei top 5!!!!

    1. Ciao Michela, e benvenuta tra i commentatori, visto che già mi seguivi 😉 Beh, mi è stato fatto notare che ci sono quasi infinite possibilità di varianti, ma credo che ci siano pochissimi fatti determinanti per stravolgimenti radicali. Essendo una top 5 ne ho elencati 5, però sono sicuro che ne avrei aggiunti un altro paio e non di più.

    • elgraeco il Marzo 30, 2012 alle 2:26 pm
    • Rispondi

    Terribile l’ultimo mondo parallelo. :O
    È il me stesso. Quello che sono stato per qualche anno. Anni fa.
    Mi ci sono rivisto. Bruttissima sensazione. Ma ora quel tipo lì fa parte del passato, per fortuna.
    😉

    1. Sono contento che tu lo abbia relegato nel passato quel tipaccio 😉 Ho rischiato di esserlo, in quell’attimo in cui ero in piedi davanti alla tv e dovevo decidere se restare in casa o uscire. Tante cose non ci sarebbero ora se mi fossi arreso.

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