E Clive?

Clive Barker negli anni ’90, per me era più leggenda che realtà, nel senso che lo definivo grande senza aver effettivamente approfondito la sua conoscenza. Aveva un non so che di carismatico, con il suo arsenale di libri e film. Scrittore, sceneggiatore e regista coraggioso, Barker mi sembrava il degno rivale di Stephen King e, se non ricordo male, non ero l’unico a pensarlo a quei tempi. Dopotutto alla fine degli anni ’80, aveva portato sullo schermo una di quelle che sarebbe diventata un icona dell’horror quanto Freddie Kruger, Jason Voorhees e Micheal Myers: Pinhead il Cenobita. Hellraiser fu come spalancare l’inferno, regalandoci questa immagine di una dimensione diversa dalla nostra, dove potevamo finire scherzando con il giocattolo sbagliato. All’arrivo di Cabal (Nightbreed), la consacrazione sembrò definitiva. Prendete con le pinze quello che dico, sto riportando ricordi di adolescenza che sono ricomparsi in questi giorni, dopo aver visto un videogame a cui ha collaborato Clive. Più tardi infatti, Barker scrisse anche le trame di alcuni videogame, tra cui Undyingche comprai a scatola chiusa solo per il suo nome.

Pinhead e i suoi amici

In verità, oggi come oggi, ho qualche sospetto sulla carriera di Clive. I suoi libri vengono difficilmente ristampati nel nostro paese, lui non sta furoreggiando nemmeno all’estero, e certi prodotti a cui ha apposto la firma, tipo Saint Sinner, sono davvero da dimenticare. Eppure, pochi mesi fa, non ho resistito a prendere alcuni dei suoi Libri di Sangue, trovati in una rivendita di usato e portati a casa per due soldi. Non ho esitato nemmeno a recuperare su e-bay il romanzo Cabal, che sembra quasi faccia schifo agli editori, visto che non viene ristampato da chissà quanto.

Che coppia!

Ora, chiedo a voi, avete qualche notizia su Barker? Cosa ne pensate di lui?
Vi lascio con una poesia, anch’essa difficilmente reperibile, tant’è che in rete non è indicizzata da nessuna parte, ma che scrivevo e riscrivevo su tutti i miei diari, al tempo della scuola. Io la ricordavo diversa, però ho trovato solo questa.

Barker ai tempi della mia adolescenza

Tenete lontana da me la dolcezza, bimba gorgogliante, ragazza sorridente, tutta uccellini, tutta svenimenti e ballate: parlatemi solo dell’eternità. Portatemi mostri rigurgitanti veleno nei lettini: allora dormirò tranquillo!

13 commenti

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  1. Io lo adoro. Sono riuscita a recuperare di recente l’intera bibliografia e rileggendo quasi tutto, ne sono rimasta stregata. Possiede una morbosità e un senso dell’orrore fisico e anatomico che King se li sogna la notte. In realtà sono diversissimi e si sente la provenienza europea di Barker. Per me è un grandissimo. Ancora il migliore. Solo che è da un po’ che neanche io ne ho notizie. La poesia è meravigliosa 😀

    1. Forse preferivo inconsciamente Clive proprio perché è europeo. Piano piano sto recuperando anch’io i suoi lavori.

  2. A me Barker piace ancora,soprattutto nei racconti brevi tipo quelli dei Books of Blood e ho ancora tutte le serie a fumetti tipo Tapping the Vein,Nightbreed e Hellraiser. Secondo me Barker rendeva meno con i romanzi lunghi e attualmente non so di preciso cosa faccia (a parte creare action figures inieme a McFarlane),lui è una vita che dice di stare scrivendo questo romanzo in cui Harry D’Amour incontra Pinhead.

    1. Ho avuto anch’io la stessa imrpessione, che renda meglio con i racconti più che con i romanzi.

    • claudio vergnani il Maggio 22, 2012 alle 11:52 am
    • Rispondi

    lo conosco pochissimo, e quel che è peggio non ho mai provato ad approfondire la conoscenza. Questo tuo post, però, magari opera il miracolo.
    ps: c’è anche da dire che nemmeno di King poi ho letto tantissimo.

    1. Qualche Libro di Sangue, tanto per iniziare, lo puoi trovare prezzi stracciati. È particolare.

  3. Adoro Barker, anche se sarebbe meglio dire “adoravo”, visto che da anni non si fa vedere in libreria.
    O perlomeno non nel modo in cui ho imparato ad amarlo. Credo che ultimamente si sia messo a disegnare e scrivere favole per adulti (non nel senso a luci rosse, ma per tematiche e simili) e ho sentito che se la cavicchia anche come pittore.
    Ma, e questo è un dato di fatto, il suo stile, per quanto riguarda l’horror, è indiscutibile e innegabile.
    No, King e Barker, per quanto abbiano cercato di vendercelo così per anni, non sono mai stati in competizione. Due mondi diversi, equidistanti e differenti sotto migliaia di punti di vista!
    Bel post e bei ricordi! 😀

    1. Grazie Paolo. Sì, so che tra i due esiteva e credo esista ancora, un stima reciproca. Penso che forse Barker meritasse di più.

  4. Primo: I primi due libri di Sangue sono stati ristampati, uno l’anno scorso e uno quest’anno *O*…presi entrambi, letto un solo racconto fin ora. Ma-gni-fi-co.
    Secondo:Trovo sia un mastro dell’horror…la storia che ho letto mi ha angosciato, e io sono un tipo molto difficile in questo campo.
    Terzo: Bella poesia *O*
    Quarto: Questo blog continua a rifiutarmi xD

    1. Eppure ti vedo Domenico, sembra ti abbia finalmente accettato. Sì, sapevo che c’erano state delle ristampe, ma non ho capito bene se in edicola o in libreria.

      1. Libreria, ora non li ho sotto mano, ma appena possibile ti posso far sapere la casa editrice 😉

    • Ratto Nero il Maggio 22, 2012 alle 9:38 pm
    • Rispondi

    Clive è stato una sorta di Gesù Cristo… Si è manifestato in tutta la sua grandezza, ha professato con ogni mezzo la “buona novella” e dopo una trentina d’anni ci ha abbandonato. Era forse chiaroveggente? E se osservando gli eventi futuri si fosse imbattuto nella saga di twilight?

    1. Ci ha abbandonati quando più avevamo bisogno di lui… gulp!

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