Tempo di leggere

Tempo di leggere fu uno di quegli episodi che più mi rimase impresso della serie Ai Confini della Realtà. Sembra anche che sia uno dei più conosciuti e citati, nonostante risalga al 1959. Fu anche il primo episodio a essere trasmesso in Italia. Faccio una riassunto per chi non avesse visto l’episodio, invitandovi al contempo a recuperarlo e vederlo.
Henry Danies, interpretato da Burgess Meredith, il Mickey di Rocky per intenderci, è un tranquillo e modesto impiegato di banca. La sua passione per la lettura, quasi un’ossessione, è ostacolata dalla moglie, tiranna e crudele. Ogni qual volta che lo vede con un libro in mano, lo insulta e lo deride, arrivando persino a rovinargli dei libri per sbeffeggiarlo. Henry, suo malgrado, studia l’eventualità di leggere in pausa pranzo, dopo che viene rimproverato dal direttore che lo sorprende a leggere sul lavoro. Così si chiude nel caveau della banca, attendendo l’ora del rientro al lavoro per uscire. Quando ciò accade, trova un’amara sorpresa: il mondo è devastato dopo un olocausto nucleare. Dapprima si dispera, poi realizza che finalmente, essendo l’unico uomo sulla Terra, potrà leggere finché vorrà. Giunge alla biblioteca, trovando ancora dei libri fruibili. Li abbraccia esaltato, poi si siede sui gradini per leggere. Ma il destino crudele gli gioca un brutto scherzo. Gli occhiali cadono rompendosi, e Henry, affetto da presbiopia, non potrà leggere mai più.

L'arrivo alla biblioteca

Di questo episodio, mi colpì il fatto che mi trovassi a comprendere Henry come pochi altri. Un lettore circondato da gente che trova stupida e inutile questa passione, e che arriva davvero a sottovalutarla e a considerarla una perdita di tempo, a scapito di altre interessanti ed educative attività, tipo la televisione. Il destino che beffa alla fine Henry, fa riflettere. Di fronte a quelle che ormai sono certezze, può cambiare tutto in pochi attimi. Come quando finalmente si crede di avere un po’ di tempo assicurato per la propria passione, e un elemento esterno interviene. E da quello che sento in giro, sembra proprio essere una costante.
Cosa dire, massima solidarietà a tutti gli Henry Danies di questo piccolo mondo.

Con due occhiali così...

4 commenti

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  1. Uno dei miei episodi preferiti, con il finale più “bastardo” che abbia mai visto!
    Difficile non immedesimarsi, se si è lettori di un certo spessore, così come non si può rimanere indifferente nel suo dolore alla fine, quando si rende conto dell’ironia del destino…
    Epico! 😀

    1. Però poveretto, mi ha fatto davvero pena

    • Alice il Giugno 24, 2012 alle 10:41 am
    • Rispondi

    Ma è una storia tristissima 🙁

    1. Triste davvero

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