Elvis il Re

Non sono solito festeggiare o celebrare compleanni o anniversari di morte, però quello del Re non posso ignorarlo. Forse per la coincidenza di aver letto qualcosa di lui nel libro che sto leggendo proprio ora (Buona Apocalisse a Tutti) o perché Elvis era e rimarrà sempre il Re, e per questo va ricordato. 35 anni sono passati dalla sua morte, proprio ieri. Oggi avrebbe l’età di mio padre e forse non ancheggerebbe più sul palco, però nella mente di tutti è rimasto giovane, o al massimo 40enne e un po’ in carne.
Credo che di leggende come lui ne nascano sempre meno, quelle famose star che non sono morte ma abitano quell’isola felice dove si ritirano tutti quegli artisti che per qualche motivo devono scomparire. Eppure Elvis va oltre all’isola, essendo l’uomo più avvistato del pianeta. La gente lo vede ovunque da più di 30 anni, e c’è addirittura chi crede di essere la sua reincarnazione grazie a un raggio blu alieno. Intono al Re gravitano anche leggende fantascientifiche, oltre a quelle occulte o semplicemente complottiste.

Il Re!

Ma come reagiscono oggi le nuove generazioni al Re? Mia figlia sembra apprezzare le sue canzoni, mio nipote Simone, classe 1989 pure. Insomma, più o meno posso dire di vedere chi c’è chi lo ascolta dopo tanti anni. Eppure non è così per tutti, anzi, c’è chi ride al pensiero del ciuffo di Elvis, alle sue canzoni o al sentire la sua voce. Sentire poi, è diverso dall’ascoltare. Credo di aver sentito la frase più sconvolgente e disarmante, quando un amico, vedendomi con la t-shirt di Elvis lo abbia definito “un po’ superato”. A quel punto non sai cosa rispondere, perché è un po’ come sentirsi dire che lo zucchero è salato. Lasci stare e punto. Nessuno si è mai avvicinato alla figura del Re, figuriamoci superarlo!
Una sola cosa posso dire, ovunque tu sia, riposa in pace Re!

Solo Elvis poteva permettersi di storpiare questa canzone…

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