Goodbye Tony

Mi ritrovo a fare due commemorazioni a distanza di pochi giorni, cosa strana per me. Eppure, non posso ignorare la scomparsa di Tony Scott. Ne stavamo giusto parlando la sera prima in auto, quando Chiara mi disse che voleva vedere quel film “di cui avevo parlato alla mia presentazione”. Quel film è True Romance, che io non riesco a chiamare Una Vita al Massimo.

Tony e il suo cappellino

Questo True Romance, fu una sorpresa per me quando lo vidi. Ritengo che sia una delle punte massime del regista, superiore perfino a Top Gun (successo commerciale, nulla da dire) o al divertentissimo L’Ultimo dei Boyscout. Merito anche della sceneggiatura di Quentin Tarantino e degli ottimi interpreti, un cast all star, rappresenta uno di quei film che citerei all’infinito. Spero che tutti voi lo abbiate visto.

I due fratelli Scott

Ma ricordo anche il Tony, produttore insieme al fratello Ridley, della serie The Hunger, titolo preso da uno sfortunato film del regista, almeno al botteghino. Una serie tv horror che ho guardato con piacere per anni, presentata da David Bowie o Terence Stamp, a seconda della stagione.
E anche se Tony Scott è morto suicida, non voglio ricordarlo per questo, ma perché mi ha regalato dei film memorabili. Lui e il suo cappellino sgualcito.

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