Telecomunicazioni made in Italy 2

Spero che sia davvero l’ultimo post che scrivo sull’argomento (il capitolo precedente QUI), augurandomi che oggi stesso finisca questo ridicolo siparietto. Inutile ripetervi le traversie che ho affrontato dal 20 agosto per ottenere una banale linea adsl, che non mi serve per condividere le mie foto nel locale inmentre tengo un bicchiere in mano con sorriso ebete, bensì per lavorare. Per lavoro, intendo purtroppo quello della società normale, sì, proprio quello che mi dovrebbe dar da mangiare. Riassumo: per l’attività che svolgo, è di primaria importanza avere una linea funzionante e stabile, per inviare ordini al magazzino e per ricevere comunicazioni e aggiornamenti del materiale che posso vendere.

Fosse per loro…

Dopo aver sbloccato la situazione interna della compagnia telefonica Y, che ho scelto da anni come unica, eliminando finalmente quella precedente, che chiamerò X, che odio con tutto me stesso, attendo un segnale. Di segnali ne ho avuti, ma da barzelletta. Rido, perché sennò ci sarebbe da piangere… Ecco i passaggi:

  • Lunedì 17 ricevo un sms sul cellulare, che mi avvisa che sarei stato contattato per un sopralluogo tecnico. Fin qui ci siamo, no?
  • Giovedì 20, finalmente mi telefonano. Ma purtroppo non è la compagnia Y, bensì la X (e già lì temevo, conoscendo quanto sono odiosi), che mi avvertiva che mi avrebbero richiamato per un appuntamento. Qui siamo già a livelli ridicoli: mi chiami per dire che mi devi chiamare?
  • Lunedì 24 vengo ricontattato da non so chi, che mi dice che il martedì 25 sarebbero venuti a fare l’ispezione. Inutile dirgli che io nella vita lavoro, e che se mi avessero fatto il piacere di venire alle 9:00, gli sarei stato davvero grato. Nulla, riescono intorno alle 10:00. Quindi rimango a casa ad aspettarli, spostando gli appuntamenti. Alle 10:45, dopo che non si era mossa una foglia, mi arriva una chiamata dalla compagnia Y, avvertendomi che mercoledì 26, alle ore 16:00 sarebbero venuti con una squadra a fare il lavoro.

E quello che doveva venire alle 10:00? Niente, è venuto, ha controllato la centralina e se n’è andato senza nemmeno suonarmi il campanello. Io sono rimasto a casa per l’anima, perdendo una mattina di lavoro, e domani perderò anche un pomeriggio. Per cosa? Perché X deve rompere costantemente i coglioni a chi non sceglie lei come compagnia (piuttosto rimango senza linea e vado a scrocco), e perché si pensa che noi clienti siamo lì a riverirli. Sembra quasi che siamo noi a essere in debito.
Questo panorama, unito agli altri disagi, alle dichiarazioni di non volere investire, all’incompetenza nella gestione, e alla ridicola informazione sull’argomento, è desolante. Siamo… beh, lo sapete già.
Comunque, presto vi chiamerò per dirvi che vi devo chiamare, per prendere un appuntamento, per controllare quando tornare per un sopralluogo…

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