Chronicle

Tenevo d’occhio questo film da qualche mese. Attendevo ovviamente l’uscita home video, per poterlo guardare a casa. Non ne sapevo nulla, non avendo visto trailer o altro. Qualcuno in rete lo consigliava però, quindi, arrivato in videoteca, l’ho preso senza pensarci due volte.
La prima cosa che mi ha fatto sbuffare, almeno all’inizio, è stato lo scoprire che si trattava di un mockumentary. Niente in contrario con questo genere di film, tanto che Rec è per me uno di quelli meglio riusciti, ma dopo Cloverfield, Troll Hunter, Paranormal Activity e appunto Rec, vederne un altro, mi seccava un po’. (Ho sentito qualcuno là in fondo dire Blair Witch Project… piantatela! )
Nonostante questo, ho voluto continuare la visione. Non poteva essere questo il motivo per perdere un film, che alla fine è risultato più che buono.

Locandina

Trama

Tre ragazzi, entrano in una buca scoperta per caso, situata in mezzo a un bosco accanto alla casa dove si stava svolgendo una festa. Uno di loro, l’impacciato Andrew, figlio di un padre alcolista e di una madre gravemente malata, porta con sé una telecamera, unico mezzo per lui per confrontarsi con il mondo. All’interno della buca, trovano qualcosa di alieno, forse caduto dal cielo, forse sempre stato lì. Dopo essersi avvicinati, perdono i sensi. Al loro risveglio capiscono di avere acquisito poteri mentali incredibili, e sempre in via di sviluppo. Impareranno a controllare oggetti, volare (levitare più che altro, raggiungendo anche altezze fuori dal comune), provocare onde d’urto e creare attorno al proprio corpo, barriere cinetiche.
Tra i tre è proprio Andrew quello che sembra più dotato, forse per un talento innato o per la rabbia che covava da tempo dentro di sé, avendo una vita difficile in cui è vessato ovunque vada, dal bullo della scuola (immancabile) al padre violento. A causa di questa rabbia, i suoi poteri arriveranno a renderlo incontrollabile. Sarà compito di Matt, suo amico e cugino, cercare di fermarlo, nonostante i suoi poteri crescano più lentamente rispetto ad Andrew. Dopo un periodo in cui parteggeremo per Andrew, che finalmente può vendicarsi, sfogarsi e fare giustizia su tutti i soprusi che si subiscono nella vita, quando siamo più piccoli e gracili degli altri, potremmo appoggiare Matt. Oppure no.

Andrew accartoccia auto

Considerazioni

Non è difficile accorgersi da che spunto è tratto questo film, girato dal figlio di Richard Trank e scritto dal figlio di John Landis, tant’è che i più attenti come Hell se ne sono accorti subito. Perfino Wikipedia riporta la citazione ad Akira, il capolavoro giapponese, in cui la situazione tra i due amici, Kaneda e Tetsuo, in conflitto per arginare il disastro che sta compiendo quest’ultimo in un delirio di onnipotenza. Se notate, anche le posture dei giovani mentre volano, certe luci e inquadrature ricordano il film giapponese.
Credo che se fosse stato girato in maniera classica, forse sarebbe stato perfetto, sacrificando però quel senso di prima persona che dà la videocamera a mano rispetto alla macchina da presa. Ma è una mia opinione.
Un film da vedere insomma, non aspettandosi però di avere davanti un film di supereroi come potrebbe suggerire la tematica, bensì un buon film di fantascienza.

Foto promozionale

2 commenti

  1. Tengo presente e recupero per la solita visione a base di Haribo e cocacola. Buona fantascienza in giro se ne trova pochina

    1. Non ti aspettare chissà che, però è carino 😀

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