L’Autostoppista Fantasma

Credo che tutti abbiano sentito almeno una versione di questa storia da ragazzi. Io stesso la sentii all’età di 13/14 anni da un amico, lo stesso delle avventure alla Viscontea, di cui ho parlato per ora solo una volta in questo POST.
Riassumendo, la storia parla di un ragazzo, che tornando a casa una sera, dà un passaggio a una ragazza che cammina da sola per strada. Una volta salita, la ragazza si dimostra molto gentile, e chiede semplicemente di essere riaccompagnata a casa. Come talvolta accade, il ragazzo sfiora la mano della ragazza mentre cambia marcia, e la sente fredda. Le offre di fermarsi a bere qualcosa per riscaldarsi in un bar sul percorso. Lei accetta di buon grado. Lui le dà anche la sua giacca, visto che ha addosso solo un vestito bianco, troppo poco per una serata fredda come quella.

Road
Entrati nel bar, la ragazza ordina un caffè e inavvertitamente macchia la giacca. A quel punto si offre di occuparsi di farla lavare, e nonostante le proteste iniziali, il ragazzo accetta.
La riaccompagna a casa, la vede entrare per il cancello e se ne va. Quando tornerà giorni dopo a riprendere la giacca, si troverà una sorpresa. La porta viene aperta da una donna, e quando il ragazzo chiederà di parlare con la figlia, si presenterà un’altra ragazza. Dopo varie insistenze, il giovane intravedrà una fotografia che ritrae l’autostoppista che lui conosce. A quel punto la madre gli rivelerà che è impossibile, perché quella è sua figlia, ma è morta da anni.

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Anche lui caricò l’Autostoppista Fantasma

E qui partono le varianti di questa storia che ha fatto il giro del mondo, partendo, sembra, dagli Stati Uniti. Ci fu persino un episodio di Growing Pains in cui Mike Seaver, tornando a casa la notte di Halloween, racconta la storia dell’autostoppista fantasma, spaventando i fratelli. Naturalmente, era uno scherzo di Halloween.

Ma quali sono gli elementi ricorrenti e le variabili di questa storia? Eccone alcune.

  • La strada in cui viene incontrata l’autostoppista, molto spesso è quella del cimitero.
  • La strada si trova sempre in un luogo non troppo distante da voi, ma nemmeno troppo vicino. Deve essere un luogo che sentite familiare, che però non potete visitare su due piedi. Nel mio caso, era Ferrara, ai tempi in cui avevo solo la bicicletta, vista l’età.
  • La giacca, che a volte può essere un cardigan, viene ritrovata in diversi luoghi alla fine. La versione basilare, la fa trovare su una sedia in camera della ragazza. Una seconda, sulla sua tomba, e la terza parla addirittura di inumazione. In questo caso la prima può sembrare che il ragazzo sia solo vittima di uno scherzo, la seconda ha quel tocco di mistero, la terza è troppo estrema per un adulto, ma va bene per i ragazzini. Chi fa inumare un cadavere per cercare una giacca?
  • Cambia spesso la causa di morte della ragazza
  • A volte la sorella minore non c’è, e l’autostoppista era figlia unica. Si arriva subito al dunque, così.
  • Il vestito dell’autostoppista, qualche volta sembra un po’ datato. Risulta sempre bianco però, e leggero.
Teresa Fidalgo

Teresa Fidalgo

Esiste una versione filmata, ovviamente un fake ben fatto, intitolato Teresa Fidalgo, in cui però l’autostoppista, caricata da alcuni ragazzi, gli mostra il luogo in cui è morta e poi li assale, facendo capovolgere l’auto.
E voi, conoscete altre storie simili o varianti?

10 commenti

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    • Marco Smò il Febbraio 19, 2013 alle 9:46 am
    • Rispondi

    Sììììììì! Che poi scendeva giù nella pianura pontina, perché era lì che voleva andare!

    1. Da noi era a Ferrara, logico. Non troppo lontano, ma sufficientemente irraggiungibile in bici 😀

  1. Recupera assolutamente tutto ciò che Danilo Arona ha scritto su Melissa, il fantasma delle autostrade.
    Partedo da questo: http://www.daniloarona.com/daniloaronacom/35.htm

    1. Ne avevo letto un accenno in Ritorno a Bassavilla. Thanx 😀

  2. Conoscevo vagamente l’esistenza della leggenda ma non tutti i dettagli. Fico. 😀

    1. Io ci scrissi un racconto per un compito in classe, rimaneggiando la leggenda, e ci presi pure un bel voto. Sarei curioso di rileggerlo. Avevo 15 anni.

    • Hell il Febbraio 19, 2013 alle 7:44 pm
    • Rispondi

    Ecco il dettaglio della giacca non lo conoscevo assolutamente.
    C’è anche una versione della storia in Supernatural. Uno dei primi episodi! 😉

    1. La giacca era il tocco di classe del mio amico, che a ogni persona la raccontava in modo diverso. Non era ovviamente suo come particolare, avendolo sentito anche da altre parti, però lui aveva e ha ancora quel talento particolare, per cui se te la raccontasse stasera, forse ci crederesti quasi.

        • Hell il Febbraio 19, 2013 alle 7:53 pm

        La nostalgia delle storie di fantasmi raccontate d’estate… ^^

      1. Sto aspettando che mia figlia cresca per raccontargliele 😉

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