Eh sì, ieri c’è stato l’anniversario del sisma in Emilia, o per meglio dire, l’anniversario della seconda botta, quella che si è sentita principalmente nella zona dove vivevo io. Già, perché il 20 aveva danneggiato più le zone rivolte verso Ferrara, mentre la tornata del 29 aveva ben deciso di colpire più le zone verso Modena e Reggio.
Inutile che stia qui a rivangare quello che è successo, vi sarà bastato leggere un po’ in giro per avere pareri, ricordi (più o meno sobri), promesse e storie di quello che avvenne un anno fa.
Da parte mia, posso solo dire che nonostante Rovereto s/S abbia subito danni il 29, io già il 20 ero praticamente fuori di casa, e in quella non ci sarei più rientrato se non per fare un trasloco di emergenza in poche ore.
E se tanti parlano del terremoto come nemico comune, posso aggiungere che anche la gente gli ha dato una mano a farlo divenire peggiore di quello che è stato. Ricordo purtroppo le infinite dicerie, leggende metropolitane e maldicenze che si diffondevano quei giorni tra la gente, ma soprattutto sul web. C’era persino chi voleva dire a me, quello che succedeva a casa mia. Perché? Perché glielo avevano detto degli amici che vivevano lì e che… però non avevano mai un nome.
Aggiungiamo poi la simpatica vicenda della magnitudo segreta, terribile complotto del governo per non pagare i danni. Il tutto nacque da un giornalista (ma che strano…) che confuse le scale di valutazione dei terremoti. Nonostante il governo avesse già dichiarato lo stato di calamità naturale e di emergenza, con fondi previsti all’80% per la ricostruzione (passati poi al 100%, ma non ve lo dirà nessuno), la gente continuava a raccontare di persone che avevano sismografi in casa che avevano rilevato una magnitudo devastante. Se fosse stata quella, non sarei qui.
Tralasciando le polemiche di allora, che mi hanno dimostrato che l’essere umano è un animale da studiare più di qualsiasi altro, posso dire che c’è chi in queste situazioni si fa davvero il mazzo e rischia la pellaccia. I Vigili del Fuoco in quei giorni hanno fatto turni massacranti, sono entrati in edifici di cui non sapevano nulla e sopportavano temperature al limite. Ci si svegliava alle 7 con 31°, si passava ai 40° durante il giorno, e alle 21 erano ancora 30°.
Come concludere? Non lo so, spero che non si ripeta un episodio del genere, ma soprattutto che la gente si comporti civilmente e collabori, specialmente chi ha approfittato ( e lo fa tuttora!) del sisma per promuovere la propria campagna elettorale o fare opposizione scorretta. Mettere la politica in mezzo in questi casi, è davvero triste cosa…
E ora, un po’ di foto di quei mesi!
4 commenti
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tutto passa, tra qualche anno sarà materiale per i tuoi romanzi. Ne sei uscito più forte senza dubbio
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Paradossalmente, scrissi un romanzo prima con atmosfere simili, e durante il sisma mi sembrò di vivere in quel libro…
io un po’ di paura ce l’ho ancora, la notte…
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Io ho paura delle tende…