La Ragazza dagli Occhi d’Argento di Dashiell Hammett

Più che un romanzo vero e proprio, possiamo considerare questo lavoro di Hammett come una novella o romanzo breve. Ho voluto testare in principio la sua scrittura partendo da questo, giusto per capire e pesare l’autore, di cui finora ho sentito parlare bene. Scrittore noir americano della stessa corrente di Chandler, Dashiell Hammett ha alle spalle oltre alla serie di romanzi e libri, anche un buon numero di film tratti dai suoi lavori. Ricordiamo fra tutti, la serie de L’Uomo Ombra con William Powell e Mirna Loy.

Dashiell-Hammett

Trama

Un investigatore che lavora per un’agenzia, sta cercando un ragazzo scomparso e si imbatte per caso in una banda di malviventi, tra cui spicca una donna dai tratti particolari, che catalizzano l’attenzione dell’uomo. Per un soffio, l’investigatore (di cui non sapremo mai il nome) riesce a portare a casa la pelle, e non dimenticherà la donna. Qualche tempo dopo, le loro strade arriveranno a incrociarsi ancora.

Thin Man

Considerazioni

Mi sono trovato di nuovo di fronte a un lavoro che, nonostante sia passato quasi un secolo, è attuale, che non si perde in giri di parole pesante e inutili, che arriva al dunque e crea l’atmosfera giusta. Sembra davvero di assistere a un buon film noir, che se vogliamo ce lo possiamo immaginare in bianco e nero, ma scritto sicuramente meglio di tante cose più vicine a noi. Un’ottima penna quella di Hammett, quindi, che non invecchia come altri della sua epoca. Ho come l’impressione che certi autori, fossero in qualche modo innovatori, proiettati verso il futuro e pronti per essere letti per centinaia di anni a venire. Sicuramente cercherò altri romanzi di questo autore. Averne di scrittori così lucidi, essenziali e al contempo completi.

11 commenti

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    • claudio il Giugno 4, 2013 alle 2:08 pm
    • Rispondi

    adesso allora devi leggere anche Spillane, con il suo Mike Hammer.

    1. Beh, un “Ti Ucciderò” credo che non potrà mancare ancora a lungo tra le mie letture 😉

        • claudio il Giugno 4, 2013 alle 3:12 pm

        Mike Hammer era uno scimmione senza criterio, ma era ironico quanto basta e giocava sempre al rialzo. Da leggere, senza dubbio.

      1. Beh, forse dovevano essere così i “duri” di quel tempo: poco delicati, ironici al punto giusto e brutali quando serviva. Ora devono essere ben rasati, con gli abiti abbinati, i capelli impomatati e brillanti e non per ultimo, fare un giro dall’estetista almeno una volta al mese. Ben vengano gli Hammer, gli Spade e i Marlowe.

        • claudio il Giugno 4, 2013 alle 7:40 pm

        Hammer a volte esagerava. In un romanzo (non io ti ucciderò), non avendo corde o manette con sé, per immobilizzare un cattivo gli inchioda le mani al parquet.

      2. Al giorno d’oggi, userebbero la cravatta di Prada in seta…

        • claudio il Giugno 4, 2013 alle 8:45 pm

        Credo che Hammer ignorasse cosa sia la seta.

      3. Né la pinzetta per sopracciglia

        • claudio il Giugno 4, 2013 alle 9:25 pm

        Se le sistemava usando la brace del sigaro.

  1. Io ho scoperto da poco questi autori degli ’40-’50-’60 e devo dire che danno punti a scrittori che vanno per la maggiore anche oggi. Non tanto per le trame o il contorno (che comunque ci sono eccome!), quanto per la scrittura, pulita, che va dritta al cuore e da cui chiunque ha qualcosa da imparare. Credo che durante le vacanze mi immergerò in un volumone con 10 romanzi di Edgar Wallace (lode ai Mammuth Newton Compton!). Non ho letto questo lavoro di Hammet, ma da quelche parte devo averlo, quindi…

    1. E hai perfettamente ragione. Hammett come anche Chandler, andava dritto, senza appesantire la scrittura come fanno molti autori adesso. Per questo risultano ancora attuali.

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