Il Compare di Bevute di Agosto: Beethoven

Il Compare di Bevute per questo torrido agosto, è Ludwig van Beethoven, compositore tedesco che non ha bisogno di presentazioni. In questi giorni il suo nome è rimbalzato più volte sui media, Rete compresa, perché qualche spiritosone, figlio dell’ignoranza che contagia il nostro paese da oltre vent’anni, ha fatto un’infelice uscita. Non vale la pena nemmeno citare il suo nome, visto che il suo scopo era farsi pubblicità. Quindi no.

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Beethoven era per il tizio in questione, un musicista a cui mancava il ritmo, come se non trasmettesse nulla in confronto a un parlatore prodotto nelle radio commerciali di Milano. Eppure mi risulta che iniziò gradualmente a perdere l’udito già intorno i 26 anni, e nonostante ciò continuò a comporre anche quando divenne totalmente sordo. Questo vuol dire forse avere la musica nella testa ed essere un musicista superiore? Credo di sì…
Vi lascio con la Sonata per Pianoforte n. 14 in Do diesis minore o Sonata Quasi una Fantasia, ribattezzata dal critico Rellstab, Sonata al Chiaro di Luna, nome ormai universalmente conosciuto.

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