Il Compare di Bevute di Settembre: Elmore Leonard

Il mese di Settembre è dedicato a Elmore Leonard, scrittore recentemente scomparso e che io ho conosciuto meno di un anno fa. Purtroppo infatti, qui da noi non è molto riconosciuto e io l’ho incontrato per caso, cercando consigli pratici di scrittura di autori famosi. Da subito, ho capito che il pensiero di Leonard era molto in linea con il mio, forse sempre per motivi Junghiani.

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Leonard iniziò scrivendo western, passando alle crime novel una volta che il genere del west stava esaurendo l’interesse del pubblico. Ma essenzialmente lo scrittore, si trattasse di sfide dell’800 americano, o di sparatorie negli anni ’30, tendeva a scrivere con uno stile cinematografico, dove il dialogo, di cui lui era maestro, portava avanti la narrazione. Le descrizioni erano accessorie. Tutto veniva compensato dai dialoghi. E non nego che è piacevole scoprire grandi autori che prima di te, hanno pensato e scritto cose così.
Un brindisi, mr Leonard.

Elmore Leonard

Le Dieci Regole di Elmore Leonard

P.S. La traduzione è mia. Scusate eventuali errori.

  1. Non iniziare mai un libro parlando del tempo
  2. Evita i prologhi
  3. Non usare altri verbi se non “dire” per i dialoghi.
  4. Non usare mai avverbi insieme al verbo “dire” (ex. Lo ammonì gravemente)
  5. Tieni a bada i punti esclamativi. Sei autorizzato a usarne non più di 2 o 3 su 100000 parole di scritto.
  6. Non usare mai le parole “improvvisamente” o “si scatenò l’inferno”
  7. Usa con moderazione dialetti e gerghi
  8. Evita descrizioni troppo dettagliate dei personaggi
  9. Non scendere troppo nel dettaglio nello descrivere luoghi e oggetti
  10. Cerca di evitare le parti che un lettore salterebbe

4 commenti

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  1. Magnifiche regole, semplici ed efficaci. Solo la terza non mi convince molto xD

    1. Non è il solo che dà questo consiglio. Altri suggeriscono di usare al massimo tre versioni: dire, rispondere, chiedere.
      Ci sono autori che usano delle parole pesanti e vecchie, tanto cercano di variare.

  2. Variare troppo no, ma credo che verbi del tipo “sussurrare, biascicare (si usa ancora? xD), balbettare” o simili, possano indicare variazioni significative.
    Ovviamente senza esagerare xD

    1. Non so, a volte ho trovato verbi quasi comici e che sapevano di artefatto, tanto si era sforzato l’autore a trovare qualcosa di originale.

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