Odd Thomas (recensione)

Stephen Sommers è un regista che ha più bassi che alti nella sua carriera. Se dovessi pensare al suo film migliore, citerei La Mummia del 1999, e salverei in parte La Mummia – Il Ritorno, uscito due anni dopo. Dimentico volentieri Van Helsing e chiudo un occhio su G.I. Joe (il primo, per carità!), film che si lascia guardare senza pretendere nulla.
Ora, mi sono ritrovato tra le mani questo Odd Thomas, di cui non sapevo nulla, tratto da un romanzo di Dean R. Koontz, scrittore semisconosciuto in Italia e distribuito a singhiozzo. Il trailer mi intrigava e gli ho dato una chance. Ho fatto bene? Leggete la recensione di Odd Thomas e lo scoprirete.

Locandina

Locandina

Trama

Odd Thomas è un ragazzo che vive nella cittadina di Pico Mundo, da qualche parte negli Stati Uniti. Lavora in una tavola calda, ha una ragazza che, a detta di una macchina del futuro, rimarrà sempre con lui, e qualche dote particolare. I morti infatti, si fanno vedere da Odd per chiedere il suo aiuto, guidandolo a risolvere i problemi che li tengono legati a questo mondo. Oltre ai morti però, vede anche i Bodach, essere che sembrano nutrirsi di malvagità e stragi, infestando luoghi e persone dove stanno per accadere fatti di sangue. Stranamente, a Pico Mundo, ne stanno arrivando in gran quantità…

Il libro mai uscito qui. Chissà se dopo il film, qualche anima pia lo pubblicherà...

Il libro mai uscito qui. Chissà se dopo il film, qualche anima pia lo pubblicherà…

Considerazioni

Ci sono molte buone idee in questo film, quindi suppongo siano presenti anche nella trama del libro di Koontz, e vengono sviluppate abbastanza bene. C’è Odd che fa da narratore e stempera tutto con una buona dose di ironia. In certi punti poi, Sommers evita di scadere nel ridicolo o nel già visto, come avrebbero fatto altri. Anche in questo caso, non so se sia merito di Koontz o se sia stato bravo il regista, fatto sta che funziona.
Ovviamente non dobbiamo aspettarci il film dell’anno, ma siamo di fronte a un buon film, preferibile ad altre sciocchezze con protagonisti i ragazzi, usciti in questi tempi nelle sale. Perfino la storia d’amore con Stormy è originale e ben gestita. Nessuna trovata melensa, anzi, i due si spalleggiano creando anche siparietti divertenti.

Odd, uno di noi. Quasi...

Odd, uno di noi. Quasi…

In conclusione, un film horror con tanta ironia, qualche ottimo spunto, attori all’altezza e sicuramente un diretto concorrente dell’inarrivabile (e mai arrivato) John Dies at the End, che non riesce comunque a battere.

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2 commenti

  1. Vero che è tanto bellino?
    Niente a che vedere col film di Coscarelli, certo, però un prodotto superiore alla media e con meno sciocchezze del solito.

    1. C’era il serio rischio di fare un prodotto pieno di cose viste e riviste, invece ne è uscito davvero un bel fimetto. Vediamo l’accoglienza del pubblico nelle sale. Io temo…

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