Sherlock (di Moffat e Gatiss)

Sono in tremendo ritardo nel parlare di questa serie, me ne rendo conto. Al tempo in cui venne trasmessa in Italia, e sinceramente non ricordo nemmeno su quali canali, non riuscii a seguirla e non so il perché, a dire il vero. Poi, qualche giorno fa, ho visto il primo episodio per curiosità, avendone sentito parlare (o meglio letto) amici su Facebook. E poi a me, Sherlock Holmes è sempre piaciuto. Confrontarsi con una sua edizione ai tempi moderni, mi sembrava una vera sfida per i creatori. Ma quando ho letto un nome che mi era sfuggito, Steven Moffat (potete odiarlo, per me non sbaglia un colpo) mi sono deciso.

Locandina

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Trama

Il serial, composta da 3 film per serie, della durata di 1 ora e mezza circa, vede come protagonista Sherlock Holmes ai giorni nostri, supportato dal sempre fedele John Watson. I casi che affrontano, sono ispirati alle loro controparti letterarie, ma ovviamente le trame sono diverse in buona parte. Tutti i personaggi dei romanzi e dei racconti, a poco a poco si affacciano, da Mycroft, fratello irreprensibile di Sherlock, Lestrade, Irene Adler e ovviamente Moriarty.

221B Baker Street

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Considerazioni

Avete presente l’effetto ciliegia? Ebbene, questa serie fa esattamente quell’effetto. Dopo il primo film vorrete vedere il secondo, dopo il secondo il terzo e così via. Sherlock è un geniale sociopatico, esperto dell’arte della deduzione per osservazione, interpretato da Benedict Cumberbatch in maniera perfetta. La voce dell’attore, dà quel tocco in più al personaggio, e avendo dato un’occhiata alla versione doppiata, vi posso garantire che non c’è paragone. Guardatevelo in originale, sul serio.

Le scritte in sovraimpressione ci aiutano nelle indagini

Le scritte in sovraimpressione ci aiutano nelle indagini

E Freeman? Beh, Freeman è bravo, e il suo Watson è in perfetta alchimia con Holmes. I due lavorano davvero bene insieme.
Ironia, mistero, deduzioni, sono mixate in modo impeccabile dalla produzione, rendendo questo serial uno dei migliori degli ultimi anni. Non lo avrei mai pensato, ma ci si dimentica che è ambientato ai giorni nostri, e un po’ si avverte l’atmosfera vittoriana originaria dei romanzi di Conan Doyle. Difficile da credere, ma è così, nonostante i cellulari e le apparecchiature elettroniche moderne, rivestano una parte fondamentale nel serial e nelle indagini.
Se non lo avete mai visto, recuperate le prime due serie, in attesa dell’imminente terza.

 

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