Malfunkshun

Prima dei Pearl Jam, prima ancora dei Mother Love Bone, quando a Seattle esistevano già i Soundgarden e Mark Arm non aveva tentato ancora di creare i Mudhoney, cantando nei Green River, c’erano i fratelli Wood. Andrew, di cui ho parlato in uno dei primissimi post del blog e suo fratello Kevin, formarono i Malfunkshun, insieme al batterista Regan Hagar. Per 8 anni, prima che Andrew si unisse ai Mother Love Bone, nati dalle ceneri dei Green River, promettendo che, una volta diventato famoso, sarebbe tornato a prenderlo e lo avrebbe portato nell’Olimpo delle star con lui.

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Questo, come sappiamo, non avvenne, o almeno, non avvenne per un soffio. Se Andrew non fosse morto, magari Apple avrebbe venduto milioni di dischi e lui avrebbe mantenuto la promessa fatta al fratello, che lo aveva affiancato fin dall’infanzia nel progetto di diventare stelle.
L’unico album dei Malfunkshun, uscì postumo nel 1995, quando Andrew se n’era già andato da un pezzo. Un album intitolato Return to Olympus, assemblato con pezzi incisi in diverse occasioni, con qualità altalenante.

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Ci sono dei buoni pezzi? Sì, anche se la maggior parte sono sperimentali e strambi, psichedelici e lisergici, altri davvero notevoli, e che con una produzione professionale sarebbero stati capolavori. Spicca su tutte Until the Ocean, suonata e cantata da Andrew al pianoforte.
Ascoltate questo album, perché è un pezzetto del puzzle della storia di Seattle. Se vi piace questa storia, ovviamente.

Until the Ocean

Fits of inspiration, cryin fingers
A puppet with no nails that will beg no more
Chartreuse regalia, she’s a rock ‘n’ roll refugee
Her glowing diamond head will rest away
Oh mercy me. Do I enjoy these games?
Why did I chase her and why did she stay?
And if you were my friend, I’d give you the ball on every play
Until the ocean, yeah
And if you were my friend, I’d give you the ball on every play
Until the ocean calls my name
I lost my heartbeat, child, to a cryin’ girl in the rain
Picture you in love with a chance to fly away
Oh merciful youth, so long and so true
A true french girl that looks a lot like you
And if you were my friend, I’d give you the ball on every play
Until the ocean
And if you were my friend, I’d give you the ball on every play
Until the ocean
And if you were my friend, I’d give you the ball on every play
Until the ocean, yeah
And if you were my friend, I’d give you the ball on every play
Until the ocean calls my name

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2 commenti

  1. Eh, io lo ascolto da quando me lo segnalasti tu, per Jezebel Woman… ^^

    1. Un altro bel pezzo anche quello, infatti.

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