Multiple Exposure

Premetto che non so nulla di fotografia e sono un grafico molto, molto incapace, per cui ho scoperto solo da poche settimane questa tecnica. O meglio, ho scoperto come si chiama, perché fino a poco tempo fa non sapevo avesse un nome specifico.true
I grafici a fuori staranno ridendo e a giusta ragione. Però ho pensato che potevo dire quello che non sapevo a chi ancora non lo sa. Per farlo, visto che non vorrei dire scemenze, uso il trafiletto di wikipedia, così è più chiaro a tutti:

In photography and cinematography, a multiple exposure is the superimposition of two or more exposures to create a single image, and double exposurehas a corresponding meaning in respect of two images. The exposure values may or may not be identical to each other.

FONTE WIKIPEDIA

Come l’ho scoperta? Ebbene, proprio dalla sigla di True Detective di cui ho postato un’immagine sopra. Mi chiedevo come si chiamasse e ho cercato i tutorial per Photoshop. Poi sono così incapace con quel programma, che non riesco a realizzarne una nemmeno seguendo le istruzioni, ma quello è un altro paio di maniche.
Ammettiamolo: è una bella tecnica per fondere concetti, per creare locandine e copertine. Per questo ho provato a pasticciare e a guardare in rete, ma come ho detto prima, non riesco a ottenere un risultato soddisfacente. Peccato.

1 2 3 4 5 images

2 commenti

    • claudio il Febbraio 27, 2014 alle 10:06 am
    • Rispondi

    Impossibile, nelle prime foto, non pensare ad alcune opere di Magritte.

    1. Vero. La fusione di concetti è alla base di queste opere.

      P.S. hai dato un’occhiata al serial che cito?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.