Mettiamola così. Facciamo finta che io (o voi, logicamente) avessi un anno, dico un anno, per stare a casa senza dover lavorare. Un anno sabbatico o fingiamo che io abbia 30.000 euro a disposizione e decida di non lavorare da oggi al 14 Aprile 2015. Cosa farei?
Presto detto, evitando ovviamente discorsi inutili del tipo “Ah, 30.000 euro sono pochi. Meglio investirli!” o altre cose del genere: siamo nel campo della supposizione, del momento di fantasia in un lunedì pomeriggio.
Stilo una breve lista:
- 1 film al giorno. Recupererei di tutto, dal classico alle cose più nuove viste magari una volta sola. Sono circa 365 film, non tanti se vogliamo, però…
- 2 ore di letture tutti i giorni. Ora arrivo a una se riesco, anche se a volte non sono concentrato come dovrei. 2 ore di filata o quasi, sarebbero una buona cosa.
- 1 ora di Ukulele. Sì, prenderei in mano quello strumento che giace in attesa da QUESTO POST.
- 1 ora di blogging. Più che sufficiente per scrivere un buon articolo e provvedere alle immagini.
- 3 ore di scrittura. Volevo sbilanciarmi e dire 4, però non voglio esagerare. Diciamo che 3 ore come media sarebbero una buona cosa.
Quindi, se guardiamo, si vanno a occupare ben 9 ore al giorno, che lascerebbero comunque spazio a eventuali dilatazioni di diversi punti. Potrei, per dire, decidere di leggere 3 ore invece di 2, o guardare 2 film al posto di uno. Rimarrebbe lo spazio per mangiare, bere, farsi una doccia ecc… nonché il tempo per un passeggiata o la mezz’ora di Kettlebell quotidiana.
Ma soprattutto dedicherei 2 mesi, forse 3 a scrivere una cosa fuori dai miei schemi. Tipo? Potrei fare diversi esempi, dal romanzo pseudo storico a cui potrei dedicare tutto il tempo necessario per le varie ricerche, fino al fantasy scritto restando chiuso in studio ad ascoltare i Blind Guardian per tutta la durata della stesura. Preciso, evitando di scrivere un fantasy come quello che cito in QUESTO POST.
E voi, se poteste avere il famoso anno sabbatico, cosa fareste del vostro tempo?
8 commenti
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Praticamente lo stesso, credo. Hai colto l’essenza, in pochi punti, di tutte le cose che mi piacerebbe fare. Ecco, forse aggiungerei un’ora al giorno di ricerche per il romanzo storico che è il mio vero sogno nel cassetto.
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Che è poi quello che dico alla fine 😉
Uhm… Domanda interessante!
Premetto che, in partenza, non sono un amante degli “anni sabbatici”. Mi sembra che il concetto “svilisca”, in parte, ciò che si fa nell’anno sabbatico. cioè, è un anno di “cazzeggio”; di “riposo” (di “sabato”, appunto), e quindi lo uso per fare cose “cazzeggiose”. In attesa di rimettermi in carreggiata e “fare le cose serie”, come si dice nel mondo.
Io preferisco, all’interno di un anno “regolare” (mamma mia le virgolette che sto usando :D), trovare i tempi e gli spazi per le mie passioni, trovare il modo di soddisfare le mie intime necessità.
Detto questo, in un anno di “non lavoro”…
Sicuramente leggerei e scriverei tantissimo. Ore e ore, proprio.
Poi gite fuori porta (niente viaggi credo, troppo costosi per il budget :D) e relative camminate/escursioni.
E poi… Imparare a suonare la chitarra. Qualche accordo, qualche canzone, niente di serio. Ecco, questa è davvero l’unica cosa per cui nei miei “anni regolari” non c’è proprio posto…
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A me piace la definizione di Wki:
“Un anno sabbatico è un periodo di interruzione nella carriera lavorativa di una persona, presa allo scopo di dedicarsi a una particolare attività diversa dall’attività lavorativa o di esaudire un desiderio.”
Quindi parla chiaramente non di cazzeggio, ma di dedicarsi a un’altra attività diversa da quella solita. E questo mi piace.
4 ore di scrittura;
3 ore di lettura;
1 ora per la visione di film o di anime (da alternare alla lettura di fumetti o manga);
1 ora da dedicare al mio blog;
1 ora per le attività sportive.
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Non sarebbe male, eh?
Sarebbe fantastico!
Autore
Che se ci pensi, non è pretendere chissà che. Un anno, datemi un anno!