Ieri è uscito un post su Draghi d’Ottone e Nani con la Scopa che parla dell’importanza del testo nelle canzoni, e di come è piacevole scoprire che un brano che ci piace racconta anche una storia. Leggete il POST.
Io sono perfettamente d’accordo con Gherardo, autore del post, e infatti fin da bambino ho voluto e preteso di sapere di cosa parlasse il testo di ogni canzone che ascoltavo. Una canzone con un testo ben strutturato e con un testo intelligente ha un valore aggiunto. Perfino per una canzone d’amore è necessario scrivere qualcosa che non si limiti a essere melenso o fatto di ripetizioni e parole standard. Non è facile, è vero, e abbiamo tanti esempi nelle hit da radio, di cui la gente non si preoccupa certamente di sapere il contenuto.
Vi porto oggi un esempio che mi è venuto subito in mente: Jerusalem di Bruce Dickinson, tratta Chemical Wedding, concept album ispirato a William Blake. Il testo di Jerusalem è per ¾ la poesia omonima di Blake, e Dickinson ha aggiunto solo alcune parti.
Per gustarsi la canzone, quindi, si potrebbe partire dalla base della poesia di Blake e cercarne il significato. Uno di questi, è la leggenda che negli anni in cui sparì, Gesù arrivò con Giuseppe di Arimatea in Inghilterra e qui giunse in contatto con le tribù locali e con i druidi e i loro poteri di guarigione e la spiritualità alla base della loro religione.
Interessante, no? Oltre a questo, il testo di Blake contiene anche altre metafore, tra cui il Dark Satanic Mills che si riferisce alla rivoluzione industriale che secondo il poeta stava divorando il cuore degli uomini e la bellezza del paesaggio inglese.
Jerusalem (William Blake)
And did those feet in ancient time
Walk upon England’s mountains green:
And was the holy Lamb of God,
On England’s pleasant pastures seen!And did the Countenance Divine,
Shine forth upon our clouded hills?
And was Jerusalem builded here,
Among these dark Satanic Mills?Bring me my Bow of burning gold;
Bring me my Arrows of desire:
Bring me my Spear: O clouds unfold!
Bring me my Chariot of fire!I will not cease from Mental Fight,
Nor shall my Sword sleep in my hand:
Till we have built Jerusalem,
In England’s green and pleasant Land
Jerusalem (Bruce Dickinson)
And did those feet in ancient times
Walk upon England’s mountains green?
Was the holy lamb of god
On England’s pleasant pastures seen?And did the countenance divine
Shine forth on our clouded hill?
Was Jerusalem built here
In England’s green
and pleasant land?Let it rain
Let it rain
Wash the scales from my eyes
Let it rain
Let it rain
Let me see again…Bring me my bow of burning gold
Bring me my arrows of desire
I shall not sleep till the clouds unfold
Bring me my chariot of fireLet it rain
Let it rain
Tears of blood fall out of the sky
Let it rain
Let it rain
Wash me clean again…From the frozen waters
The king will rise again
With two suns in the sky…I shall not cease from mental flight
Nor shall my sword sleep in my hand
Till we have built Jerusalem
In England’s green
and pleasant landLet it rain
Let it rain
Tears of blood fall out of the sky
Let it rain
Let it rain
Wash me clean again…See the gleaming spires of the citadel
The king and queen will dwell
In our hearts…Can Jerusalem be rebuilded here
In this trivial time, in this land of fear?
In Jerusalem, where the grail remains
Walk into the light and dissolve the chains
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