L’era dei Social è idealmente anche l’era degli eterni dibattiti. Se prima ci si limitava a scambiarsi opinioni al bar, alle cene, al lavoro o in altri posti limitati ai luoghi in cui viviamo, ora possiamo farlo con il mondo intero. Ed è ormai dilagante il virus del dibattito. Perché lo chiamo così? Presto detto.
La definizione più veloce, ma anche calzante, che ho trovato, è sulla Treccani on line:
dibàttito s. m. [der. di dibattere]. – Discussione alla quale prendono parte i partecipanti a un’assemblea, a una seduta, a una riunione pubblica o privata, e nella quale si contrappongono e valutano idee e opinioni diverse in merito a determinati argomenti proposti o a decisioni da prendere
Leggiamo e sottolineiamo si contrappongono e valutano idee e opinioni diverse in merito a determinati argomenti proposti o a decisioni da prendere.
Mi capita spesso di vedere scambi di opinioni su Facebook, tanto per citarne uno, in cui la gente interviene sotto allo status di un amico/contatto/conoscente per esprimere il proprio parere, quasi sempre contrario. Ogni tanto qualcuno commenta anche in modo positivo, ma spesso sono più quelli in disaccordo a intervenire, che gli altri.
Inventiamoci un esempio, anche se il più facile sarebbe quello a tema calcistico, visto che ogni dibattito, fosse anche in merito al gusto della pizza preferita, viene gestito allo stesso modo:
“Ultimo episodio della serie Pietà per Noi. Eccezionale!”
Sotto arrivano un paio di:
“Ci sono rimasto malissimo. Ma che figata però!”
“Puoi dirlo forte!”
Ma arriva anche chi dice:
“Che stronzata. Come fai a guardare quella porcheria?”
Oppure:
“Eccezionale? Ma che cazzo dici? Hai visto su Imdb che voto che gli danno?”
Mi chiedo sinceramente quale sia l’utilità dei due ultimi commenti (intendo come tipologia). Leggi uno status, ma anche un post di un blog, in cui parlano bene di una cosa che a te fa schifo, o viceversa parlano male di una cosa che tu ami.
Intervenire a cosa porta? A nulla. Chi la pensa al contrario di te non cambierà idea, e allo stesso tempo tu non puoi dimostrare di avere ragione, né può fare altrettanto lui. Sono pareri, opinioni, gusti.
Il dibattito dovrebbe essere utile in caso di indecisione di una terza persona, di qualcuno che necessita di opinioni per decidere se guardare o meno ‘sta cazzo di serie. Oppure se c’è indecisione da parte di chi inizia il dibattito, perché magari non è ancora convinto di aver apprezzato del tutto la serie e ha bisogno di qualcuno che gli dica la propria per fargli vedere sotto un’altra luce il prodotto.
Ma quando le opinioni sono già fissate, e premettendo che intanto gli assoluti non esistono, perché andare sotto allo status o commentare nel post di qualcuno che non si è d’accordo? Impiegate meglio il vostro tempo se potete.
2 commenti
I motivi per cui uno interviene a sproposito nelle discussioni possono essere tanti, ma spesso il più semplice è anche il più frequente: un’insana combinazione di maleducazione e arroganza. Se guardi una cosa che a me fa schifo sei un deficiente e ti meriti che qualcuno (tipo io) te lo dica. Senza di te il mondo sarebbe un posto migliore. Con più persone come me sarebbe un mondo ancora migliore. Se io ti faccio capire quanto sei sbagliato e ti porto dalla mia parte, rafforzo la mia idea. Stupidità, in sostanza.
Autore
Io preferisco spendere le mie energie in altro modo 😀