Immaginiamo una scena. Ambientiamola in un ristorante. Un ristorante che non fa parte di una catena ma è discretamente grande, ha una buona posizione, fa quasi il pieno nel week end ma lavora soprattutto per le ricorrenze, che siano festività o compleanni.
Immaginiamo il dialogo del titolare con uno dei suoi fornitori, quello che magari gli vende la carne. Ora, tenete conto che sto dicendo “immaginiamo” perché non so come funziona esattamente nei ristoranti, ma so come funziona in altri settori.
Diciamo che il titolare si chiama Gianni e il fornitore Carlo. Ci siamo? Okay, Carlo arriva un giovedì mattina, con l’appuntamento, per rifornire Carlo.
«Ehilà, Gianni!», esordisce Carlo.
«Buongiorno, tutto bene?», risponde l’altro.
Segue una buona mezz’ora di convenevoli e di chiacchiere su politica e calcio. Sono di prassi.
«Allora, cosa ti do a questo giro?», chiede Carlo.
Gianni si guarda intorno, si appoggia al bancone e dice: «Senti, quelle costate che mi hai mandato, non sono andate molto bene. Te lo avevo detto che non erano adatta alla mia clientela.»
Carlo allarga le braccia. «Io te le ho solo fatte provare. Poi, sai che puoi renderle, no?»
«Appunto. E anche il salume sottovuoto, è scaduto prima che lo vendessi. Meglio che mi ridai il solito.»
Il fornitore apre la cartelletta, controlla alcune cose e poi annuisce. «Va bene, nessun problema, ti riprendo indietro tutto.»
«Bene. Scusa, ma non posso fare altrimenti. Sono soldi buttati, mi capisci, vero?»
«Certo. Dunque, facciamo così: hai speso circa 900 euro per quella merce. Io te la risarcisco in altra merce, però dovresti venirmi incontro, visto che io vengo incontro a te, e ordinarmi altri 1000 euro, almeno. I resi funzionano così.»
Gianni ci pensa, fa due conti e si rende conto che forse è meglio così. «D’accordo, inizia a buttare giù l’ordine.» Si alza dal bancone e va verso la dispensa. «Mi dai…»
«Un attimo, ti faccio vedere prima le offerte e le novità.»
Gianni aggrotta la fronte. «Novità?»
«Sì, questo mese mi sono arrivati dei tranci di carne già aromatizzati, pronti per gli arrosti più veloci. Poi ho del sugo ai funghi che…»
«No, no, sai che preparo tutto io qui.»
«Gianni, vienimi incontro, al massimo fai il reso. Provali. Tu hai comunque la possibilità di restituirli, io raggiungo il target e la ditta non mi rompe le palle. Fammi questo piacere.»
Il ristoratore pensa che in fondo con Carlo è sempre filato tutto liscio. Si conoscono da anni, i piaceri se li sono sempre fatti. E poi, l’azienda è talmente importante che non può cambiare fornitori.
A malincuore, accetta di prendere la merce nuova anche questa volta. Tanto poi la potrà restituire, no?
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