Nuovi orizzonti?

Si parlava tra amici ieri. Si parlava di una cosa che stiamo notando da un po’ di tempo, ma le conferme arrivano ora anche grazie ai Social: il mainstream soffoca il nostro mercato. Cosa voglio dire? I prodotti commerciali impediscono che ci sia interesse o richiesta di altro che non sia ciò che ti sbattono in faccia giorno per giorno, in ogni dove.

king

Bravo è bravo, ragazzi, ma provate anche altro, ogni tanto.

Esempio? Se provate a chiedere a qualcuno un consiglio su una buona lettura horror, cosa vi risponderanno? Stephen King.
Qualcosa di fantasy? Tolkien o Martin.
Prima che vi imbizzarriate per nulla, continuo il discorso per spiegarmi meglio. King non ha bisogno di essere consigliato, King è ovunque. Tolkien non ha bisogno di pubblicità ulteriore, Martin neppure.
Come se volessi bere qualcosa in un pub o ristorante e mi consigliaste dell’acqua. Grazie, è una cosa molto elementare. Non potreste suggerirmi una buona bottiglia di vino? Una birra artigianale?
King è come l’acqua, è conosciuto da tutti, chi vi ha chiesto un suggerimento lo conosce già! E inoltre non state davvero aiutando nessuno, né il vostro amico lettore, né il mercato, né l’autore che all’estero ha già un seguito ma che qui non arriva.

 

Anche lui lo conosciamo tutti, dai!

Anche lui lo conosciamo tutti, dai!

 

Vi faccio un esempio che è stato citato anche tra amici: Brian Keene. Io ne ho parlato sul blog, ne ho parlato in giro, altri amici hanno fatto lo stesso. Perché Keene è un grande, Keene scrive da Dio ed è dannatamente simpatico anche come persona. Eppure, oltre a una defunta e coraggiosa squadra di ragazzi che hanno tradotto un suo libro, nessuno ne parla, se non quattro gatti.
E noi ci perdiamo Keene. I vostri amici non anglofoni si perdono Keene. Chi non ne ha mai sentito parlare si perde Keene. Quello a cui avete consigliato It e basta si perde Keene.

Una delle migliori voci di questi anni, e noi siamo sordi.

Una delle migliori voci di questi anni, e noi siamo sordi.

Ora, io ho usato lui come esempio, e mi sono limitato alla letteratura, ma tutto ciò va applicato anche al resto, dalla musica al cinema. Io noto che se recensisco un film da cinema, arrivano le visite, se recensisco qualcosa come The Battery nessuno si fila il post. Ma scherziamo?
Là fuori c’è un mondo, e se vi piace un genere, provate ad aprirvi un po’.

P.S. ovviamente quando parlo di horror non intendo paranormal romance, che qui da noi è mischiato all’horror nelle classifiche, mentre in USA ha la sua categoria.

2 commenti

    • claudio il Maggio 21, 2014 alle 8:55 am
    • Rispondi

    Pienamente d’accordo. Ci stiamo perdendo molto per pigrizia, snobismo o scarsità di idee.

    1. Siamo nell’era del fast food, comportamento che si riflette anche sul resto. Crediamo che le cose prodotte su scala industriale siano più affidabili di quelle create nei circuiti più piccoli. La curiosità e la voglia di imparare è a zero.
      Meglio un libro dei soliti a 20€ che un ebook di un Keene a 5€.

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