Come rispondere all’Argumentum ad Personam

Ci sono persone che si intromettono nelle discussioni, arrivando per portare la loro opinione. È normale, no? Meno normale o educato quando lo fanno con arroganza. Entrano a gamba tesa nella conversazione dicendo in modo più o meno palese: “Stai dicendo una cazzata!”

Arthur Shopenhauer la metteva davvero come ancora di salvezza, per emergenza.

Arthur Shopenhauer la metteva davvero come ancora di salvezza, per emergenza.

Già di per sé la cosa di dire che qualcuno sta dicendo una cazzata credo che sia la cosa più scorretta e maleducata che si possa dire. Ne L’Arte di Ottenere Ragione di Schopenhauer, diventare offensivi è l’ultima spiaggia in un dibattito, anche se viene contemplato, ed è il punto Argumentum ad Personam. In questo punto, infatti, si suggerisce di spiazzare l’avversario offendendolo.
Eppure, quante volte qualcuno, mentre stavate discutendo con lui o con qualcun altro, ha detto: “Suvvia, non diciamo cazzate!” o “Dai, non dire cazzate!”.

La migliore risposta a chi si intromette nelle conversazioni la dà lui

La migliore risposta a chi si intromette nelle conversazioni la dà lui

Trovo davvero la cosa seccante e vile, un metodo scorretto per interrompere o continuare il suddetto dibattito.
Credo che rimanga solo una risposta valida da dare a queste persone per far capir loro che la ragione l’hanno persa, e altrettanto il diritto di continuare a parlare con voi, nel momento che hanno detto la parola “cazzate”, e la risposta viene dritta dritta dal buon Longshanks.

Segnatevela e fatene tesoro per eventi futuri.

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