Da vent’anni circa, anche meno per molti italiani, nelle case è presente un elettrodomestico che fino agli anni ’90 si trovava solo nelle camerette dei ragazzini e degli adolescenti: il PC. Nella sua incarnazione base e quasi esclusivamente ludica, dal Commodore 64 all’Amiga, il personal computer era uno strumento ambito dai ragazzini e dagli adulti amanti dei giochi, e che sarebbe stato rimpiazzato presto dalle consolle.
Poi è avvenuta la rivoluzione della Rete, per cui, a poco a poco, il PC è entrato nelle case di buona parte degli italiani. Ora c’è chi ne ha uno a testa e chi nemmeno uno, ma se andiamo su base statistica, almeno 1 PC in ogni casa lo troviamo. Che la media si abbasserà perché per i “navigatori” della Rete sarà sufficiente Smartphone o Tablet è un discorso, ma per chi ha iniziato a lavorarci seriamente, il PC sarà sempre presente.
Ora, come e dove venivano installati i PC? Se il televisore era sempre stato con il retro rivolto alla parete (ovvio, sennò girato chi avrebbe visto lo schermo?) anche il monitor del PC seguiva la stessa logica. Quindi dai piccoli mobili porta-PC (mi hanno sempre fatto tenerezza…) fino alle scrivanie nelle stanze dei ragazzi, il monitor era rivolto verso chiunque entrasse nella stanza, perché tutto era installato “a parete”.
Lo feci pure io quando ero a casa dei miei genitori e quando andai a vivere da solo. Nel primo caso era nella mia stanza, e lì si entrava bussando perché i miei hanno sempre rispettato la mia privacy, mentre nel secondo, vivendo da solo, non avevo ancora avuto modo di imparare una cosa: io odio la gente alle spalle quando sono al PC.
Davvero, se qualcuno si piazza alle mie spalle, io non riesco né a scrivere né a fare nient’altro al PC. Questo vuol dire che ho bisogno di una certa disposizione della stanza per poter fare quello che amo. Nelle due case in cui sono andato a vivere, una stanza, sempre la più piccola, era dedicata alle mie attività, con la scrivania quasi al centro delle stanza, rivolta verso la porta d’ingresso. Impossibile arrivare dietro alle spalle e guardare il monitor.
In questo momento, in cui mi sto apprestando a cambiare casa di nuovo, sono a una scrivania a muro. A volte mi è difficile iniziare a scrivere, perché mi basta veramente poco per perdere la concentrazione.
E voi, avete il mio stesso problema?
4 commenti
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io ho il pc in sala, di fianco alla porta d’ingresso ma è installato al contrario di come hai descritto, il PC è rivolto verso il centro della stanza mentre con le spalle al muro ci sono io 🙂
questo per il semplice fatto che di fronte ho la tv e il caminetto 😀
P.S. ma cambi casa di nuovo? dove vai questa volta?
Autore
Come l’ho sempre installato nel mio studio: io con le spalle al muro.
Sì, ormai è un hobby cambiare casa ogni 2 anni. È dal 2004 che mi diverto così…
se prendi un camper risparmi 😉
Autore
Io voglio un airstream