Clown (recensione)

Clown è un mistero, un mistero difficile da risolvere da molta gente. Fa la sua comparsata in Italia, lo scorso autunno/inverno, viene distribuito nelle sale prima che all’estero, e poi scompare. Molti lo chiamavano “il nuovo di Eli Roth[1]”, quando in realtà di suo c’è solo sceneggiatura e produzione.

locandina

Trama

Il figlio di Kent, agente immobiliare, vuole un clown per la sua festa di compleanno[2]. All’ultimo secondo, il clown assunto dà buca, e Kent cerca un modo per non deludere il figlio. In una delle case a lui affidate per la vendita, trova un costume che potrebbe fare al caso suo. Lo indossa, intrattiene i bambini alla festa e… scopre di non poterselo più togliere.

scena1

Considerazioni

Ho apprezzato soprattutto una cosa di questo film: non sapevo cosa aspettarmi dalla scena dopo. Sì, rimanevo sorpreso, ed ero quasi incapace di fare previsioni sugli avvenimenti successivi. Una cosa che va elencata nei meriti di questo film.

E poi, altro applauso andrebbe al regista per essere riuscito a “spaventare”, se mi passate il termine, senza ricorrere ai soliti spaventi meccanici. Jon Watts costruisce la paura scena per scena, con la mutazione di Kent, con i racconti di Karlsson (interpretato da un diabolico e inquietante Peter Stormare), con i frammenti di ossa di bambino che ci fa trovare sul pavimento, con i disegni di quel libro oscuro. Non serve un assassino impazzito che spunta all’improvviso a fare “boooo” per angosciare e per fare un horror con la H maiuscola.

scena2

Alla fine della visione, mi sono però chiesto se quello che avevo visto fosse un capolavoro, un buon film, un colpo di culo o qualcosa che la mia mente stava sopravvalutando. Ancora me lo sto chiedendo, a dire il vero, ma posso assicurarvi che, nonostante il basso, bassissimo budget, Clown è un film che fa il suo mestiere, molto più di tanti prodotti che vengono passati nelle sale e spacciati per “il film horror dell’anno che nessuno vorrebbe farvi vedere e condannato dalla Chiesa”.

scena3

[1] Che poi, io per Eli Roth non è che ho tutta ‘sta fissa, e non capisco poi tutto questo chiasso su di lui. Ha fatto qualcosa di buono? Mi sembra di sì, ma non è il primo regista che mi viene in mente quando si chiacchiera davanti a una birra.

[2] Mistero del perché nei film ci dicano che i bambini amano i clown…

4 commenti

Vai al modulo dei commenti

    • Oreste il Marzo 11, 2015 alle 12:46 pm
    • Rispondi

    Sono andato a guardarmi il trailer per curiosità (sei che le parole “basso budget” innescano subito il mio interesse). Mi sa che me lo guardo.

    1. Per un po’ non andrai più da McDonald!

        • Oreste il Marzo 13, 2015 alle 12:32 am

        Su questo, permettimi, dissento 😀

      1. Aspetta e vedrai 😀

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.