True Detective: perché si chiama così?

Mentre è in onda la seconda serie di True Detective, questa volta in contemporanea con gli Stati Uniti, mi guardo intorno e vedo spesso gente che ignora da dove provenga il titolo. Eppure, nel 2015, se non lo abbiamo già fatto lo scorso anno, sarebbe così semplice approfondire l’argomento.

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Ne parlavo l’altro giorno con Davide, che spero dedichi un post sul suo Strategie Evolutive, visto che è molto più ferrato sull’ argomento: nessuno pare conoscere True Detective Magazine nelle sue incarnazioni. Ne ha avute diverse, la rivista, ma almeno una dovremmo avere qualche informazione.
Se ci occupiamo di crime story, di thriller o anche di horror, se ci è piaciuto il serial con McConaughey e Harrelson, se amiamo scrivere e leggere noir, dovremo conoscere questa rivista antologica su cui apparivano articoli di cronaca ma anche racconti del genere. Tra i tanti che hanno scritto per True Detective, vi cito Dashiell Hammett, visto che è uno dei miei autori favoriti.

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Non a caso, anche il serial è antologico: ogni stagione ha attori diversi, storie diverse, personaggi diversi e tematiche diverse, che hanno in comune solo il crimine e per l’appunto i detective.
Per questo, anche per la terza stagione dovrete aspettarvi volti nuovi e indagini diverse. Così era True Detective Magazine, così è il serial.

 

2 commenti

1 ping

  1. Messo in coda per il Piano Bar del Fantastico.
    Parleremo di True Detective e delle riviste di crimine dell’epoca d’oro.

    1. Ottimo! Potrebbe essere un post utile a molte persone.

  1. […] post per il piano bar del fantastico – il mio amico Marco mi ha chiesto di parlare un po’ di True Detective. E come potrei tirarmi […]

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