Molto spesso immagino di avere l’occasione per potermi mettere a scrivere e basta, magari per un lungo periodo, senza nessun altra occupazione lavorativa. Mi chiedo dove vorrei trovarmi per farlo, perché lo studio di casa mia, seppur confortevole, manca di qualcosa, forse di una vista diversa da quella che ho. Insomma, il tetto di un capannone per mezzi agricoli, posto al di là della recinzione, non è proprio d’ispirazione. Quali sarebbero quindi i miei luoghi ideali per vivere e scrivere?
5- Connemara
È strano, ma anche se non ci sono stato, le fotografie evocano già sufficienti emozioni per me. Lì c’è poco casino, poche persone moleste e sembra un po’ di tornare indietro di chissà quanti anni, in mezzo alle pecore e ai suonatori di bodràn. Decisamente un bel posto.
4- Chalet di montagna
Fuori nevica. Le strade sono interrotte. Il fuoco è acceso e la corrente non manca. La dispensa piena e lo stufato sui fornelli. Mia moglie si rilassa sul divano, i bimbi giocano fuori con il cane. Serve altro? Ah, vi anticipo che anche a me è venuto in mente Shining… e Evil Dead.
3- Appartamento in città
Fare un ufficio in un mini appartamento in città, sarebbe una scelta ottimale. Il perché non lo so nemmeno io. Forse il fatto di trovarmi a contatto diretto con tanti stimoli per ciò che scrivo, potrebbe risultare positivo. Che so, esco un attimo a farmi un caffè e trovo uno spunto in un pirla appoggiato al bancone. Se mi va faccio una passeggiata sotto i portici e mi prendo un cd nuovo. Anche il centro può risultare stimolante.
2- Gabicce Mare (PU)
Non c’è storia, qui ci sono quasi nato, cresciuto e tutt’ora appena posso ci vado. È come casa mia, però con il mare e la montagna. La conosco a mena dito e sempre più spesso appare in quello che scrivo sotto una forma o l’altra. Anche durante gli anni in cui era stata presa d’assalto dai fighini dell’ultimo secondo che accorrevano alla Baia Imperiale, mi sentivo a mio agio e in completo relax.
1- Esattamente qui!
Ecco, il luogo perfetto sarebbe questo. Un’isola a pochi passi dalla riva, ma in cui nessuno suona al campanello. Per non parlare del fatto che amo guardare l’acqua che si increspa con il vento. Se poi ci nuotano in mezzo delle anatre, l’ispirazione non tarderebbe ad arrivare. Fico, no?
6 commenti
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Mi hai battuto sul tempo!
Anch’io avevo in mente un post così, anche se incentrato su un soggetto leggermente diverso 😛
Comunque…
Approvo l’isoletta solitaria: pace, silenzio, nessun caotico strombazzare… è uno dei luoghi ideali, mentre invece aborro assolutamente il centro città e le località marittime (soprattutto per il caotico strombazzare di cui parlavo poc’anzi).
Personalmente ho scritto in svariati luoghi: in una malga a pochi passi da San Candido, in trentino, con le mucche che scampanavano fuori e le vibrazioni delle vette dolomitiche a fior di pelle. Una volta mi è capitato di scrivere seduto su una sassaia in riva a un fiume, immerso nella natura; è stata un’esperienza mistica, davvero appagante 🙂
Bel post, complimenti!
Grazie Paolo. La città mi attira solo per il poter raggiungere in breve un locale qualsiasi e raggiungere la gente comune e trarne magari ispirazione. E come città intendo una cittadina con al massimo 70000 abitanti, tipo quella a pochi passi da dove vivo io. Una città ancora a misura d’uomo che sa molto di provincia.
Anche io l’ isoletta! I miei film, il mio pc e alla fine me ne esco con un saggio critico su tutta la storia dell’ horror in ventisette comodi volumi da millemila pagine l’ uno…
Forse è per questo che alla fine, saggiamente, me ne sto a Roma in mezzo al caos 😀
Quell’isola è una meraviglia! Dovresti vedere il resto delle foto di quel sito. Ce n’erano un altro paio che facevano al caso mio 🙂
Io invece voglio vivere qua: http://farm4.staticflickr.com/3088/3565407925_34c41fddb1_b.jpg
(1000 isole, Canada. Fotografata da me medesimo) 😉
Chi ci vive è l’uomo più fortunato del globo!