Girlfriend from Hell di Germano M.

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Del progetto Survival Blog, ne ho già parlato qui, cercando di riassumere quel poco che so di questo mondo che a poco a poco, sta diventando un universo. Quindi non mi ripeterò, ma vi suggerisco di approfondire direttamente dalle fonti dei loro creatori.

Vi parlerò invece del primo ebook ambientato durante la pandemia che ho letto. Ho appena finito di leggere Girlfirend from Hell, dell’amico e compare di Base, nonché Capitano e creatore del progetto insieme ad Alex, Germano, che io però continuo a chiamare Hell perché così l’ho conosciuto. E perché così lo ritrovo in GfH.

Parto subito con una premessa: per chi non lo conoscesse, Hell ha un blog dove parla quasi esclusivamente di cinema e serial. Fa ottime recensioni molto obiettive. Ha sempre affermato, e qui mi correggerà se sbaglio, di non essere un divoratore di libri. Qui la scuola di pensiero da manuale, quella che ritengo essere fuori strada e persa nei meandri di chissà quali seghe mentali, lo scannerebbe solo per essersi avvicinato alla scrittura. Il motto più usato nei testi di scrittura infatti è l’ormai risaputo “leggere tanto e scrivere tanto”. Questo dovrebbe essere un motivo per cui Hell non avrebbe dovuto scrivere GfH? Ma siamo pazzi?

Hell in primis ha proprietà di linguaggio snelle, chiare e sicure. Sa quello che dice e quello che scrive. Lo si evince leggendo le sue recensioni sul blog. E qui, bacchettoni da manuale, ci rendiamo conto che Hell legge tanto e scrive anche di più, trasformando oltretutto immagini prese dai film in sintesi dettagliate dei punti salienti dei film. Come gli confessavo alcuni giorni fa, faccio fatica a scrivere recensioni al suo livello.

La forza di Girlfriend from Hell sta proprio in questo invece, un racconto in diretta delle vicende di Hell nel periodo di diffusione della pandemia, scritto con stile da blog e con occhio cinematografico. Vi renderete conto leggendolo, di poter seguire il protagonista, come se avesse una videocamera che lo segue, diretta da lui stesso. Almeno questo è quello che ho percepito.

Hell, avvezzo a scrivere descrivendo film, ci trascina piano piano nell’inferno della Pandemia, partendo da una situazione quasi tranquilla da Harrods, dove ancora la gente va a far shopping, finendo poi in un Irlanda ormai deserta.

La copertina dell’ebook

Come se aggiornasse realmente un blog, ci informa di quello che avviene, scrivendo post nei momenti che più lo hanno colpito, nei giorni in cui qualcosa cambia veramente e si spezza. Insieme a lui un’ ex attrice/cantante, che lascio a voi scoprire, affronta il declino della civiltà e del mondo, ricordando ogni tanto com’era la sua vita prima. Hell invece sembra volerla dimenticare e pensare al presente.

Non voglio come al solito parlarvi oltre della trama, giusto perché va vissuta come l’ho vissuta io, leggendo gli articoli, ognuno dei quali porta una data, fino alla fine. Ci tengo invece a farvi notare che questo è il primo ebook che ho tra le mani che mi fa gioire di avere un e-reader. Molto spesso ci troviamo con delle note, che cliccandoci con il pennino, ci portano in fondo all’appendice, senza dover sfogliare pagine e perdere il filo. Letta la nota, un nuovo click ci riporta al punto in cui eravamo. Altro pregio, sono quelle note che ci suggeriscono cosa ascoltare in determinati punti, canzoni messe e immaginate da un sapiente regista. Molte di esse non sono il mio genere, ma questo non mi ha impedito di godermi il tutto. Ho apprezzato anche i riferimenti a Army of Darkness, film che Hell ha voluto omaggiare.

In definitiva se devo dire il mio parere onesto, mi auguro che escano più progetti e lavori così, che rappresentano nuova linfa nello stantio mercato, non solo italiano, ma mondiale. Un modo di scrivere snello e ben curato, con dettagli vividi e intensi, e che per fortuna esce dai soliti schemi di quello che chiamo io “andò-fece-disse”, banali modi di scrivere ormai logori che lo stesso John Gardner, mica Paperino, disprezzava e consigliava caldamente di evitare. John ribadiva un concetto che ho sempre ritenuto indispensabile: non scrivere come degli automi, usando cliché logori, appresi meccanicamente da altri autori. Ognuno di noi deve trovare il proprio stile, e tanti saluti alle menate del PoV, dello SdT e di tutte quelle regole che sembrano più adatte alla matematica che alla scrittura e all’arte.

Prendete esempio da questi ragazzi del Survival Blog. Imparerete qualcosa.

L’occhio della Ragazza

10 commenti

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  1. Bella recensione, complimenti ragazzo (e siccome ti ho chiamato ragazzo il complimento è doppio, giusto?)

    1. Assolutamente 😀 Grazie Andrea!

  2. Bella recensione 🙂
    GfH sta aspettando nel kindle di essere letto, insieme ad un’altra miriade di roba… spero di riuscire a leggerlo il prima possibile, visto che adesso sono ancora più incuriosito!

    1. Grazie Paolo! Leggilo e lascia perdere le altre cose 😀

    • mandarino il Dicembre 28, 2011 alle 11:13 am
    • Rispondi

    Recensione molto equilibrata. Bravo!

    1. Grazie! 😀

  3. Bel lavoro:-)

    1. Grazie Ferru! Spero di aver detto tutto e aver reso il giusto merito.

  4. Che non t’ho ancora ringraziato. 😉
    Hai centrato in pieno il modus operandi dietro questo libro. L’intento era intrattenere. E che stia piacendo stupisce me prima di tutti.

    Buon Anno, Marco. 🙂

    1. Penso, come ho già detto, che se gli autori pensassero prima a creare che seguire binari, sicuramente nascerebbero più realtà interessanti come questa. Hai fatto davvero un ottimo lavoro.
      Buon anno anche a te! Grande Hell! 🙂

  1. […] Zeros Indiana Joe BabelFish Alex McNab Angelo Benuzzi Samantha Baldin Aurora Alicino Gianluca Santini Lucia Patrizi Bruno (Mondi Immaginari) Yami Marco Sena […]

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