Il Grande Notturno

Avevo visto il libro sulla rete ed ero molto incuriosito. Fortuna ha voluto che l’iscrizione a un concorso di Edizioni XII, mi abbia visto come vincitore. Mi sono portato a casa una copia firmata da Ian e me la sono potuta gustare poche settimane dopo. A ogni modo lo avrei comunque acquistato.

Riassumo brevemente la trama: nel prologo conosciamo per la prima volta il Notturno, intento a liberare una città invasa dai topi, ricalcando le gesta del famoso pifferaio di Hamelin. Anche in questa occasione, i capi del paese si rifiutano di pagare il conto e vi lascio immaginare quali saranno le conseguenze. Anni dopo, Milano viene invasa dagli zombie, così di punto in bianco. Alcune persone, rimaste intrappolate nella metropolitana, cercano di uscire e raggiungere l’esterno, visto che la situazione nei tunnel e peggiore che fuori, con orde che massacrano i pendolari sui treni e nei corridoi. Ma c’è altro oltre agli zombie, nascosto in quei cunicoli. Se proseguissi a parlarvi di quello che accade, rovinerei senz’altro la sorpresa legata al Grande Notturno, che ci verrà fatto conoscere approfonditamente proprio da un suo racconto: un libro dentro al libro, e sapete quanto mi piacciano queste cose.

La copertina

Questa appunto è uno dei punti forti del libro, insieme alle atmosfere contenute. I capitoli relativamente brevi, invitano a curiosare e a proseguire, giusto per sapere cosa succederà ai sopravvissuti, almeno nella prima parte, e a scoprire qualcosa in più su questa enigmatica figura. Molti di loro poi, hanno la curiosa caratteristica di portare un titolo di un film o di un romanzo.

Posso definire questa prova di Ian, più che convincente, specialmente nella parte in cui il Notturno parla di sé. Ho notato invece una strana differenza di stile tra capitolo e capitolo, tra parti oniriche e quelle reali, come se fossero scritte separatamente e poi messe insieme. Non è una critica anzi, solo una cosa che ho notato, e che magari all’inizio mi ha lasciato leggermente spiazzato.

Il Pifferaio di Hamelin

Consiglio la lettura? Certo, ma solo a chi ha un’apertura adatta a comprendere i sottotesti di una storia che vive tra epoche, sogni, leggende ma anche orrore quotidiano. A voi il giudizio. Siete pronti per un’esperienza fuori dagli schemi?

8 commenti

Vai al modulo dei commenti

  1. Bello, mi ha conquistato dall’ inizio alla fine, proprio per come riesce a mischiare i vari generi, le varie e poche e i vari stili.
    Hai ragione tu, è davvero fuori dagli schemi

    1. Non è di sicuro un libro per tutti. Difficile anche parlarne, per non rovinare le sorprese dietro all’angolo

  2. Sono costretto a procurarmelo allora ahah 😉

    1. Credo che non te ne pentirai 😀

  3. Questo mi manca, ma ormai sono arrivato alla conclusione che ogni titolo dell’Edizioni XII sia valido e vada letto! 🙂

    1. Un altro titolo, se non lo hai, è Diario Pulp. O forse lo hai già letto?

      1. Diario Pulp ce l’ho nel reader, in attesa di lettura… 🙂

      2. Consigliato, fidati 🙂

Rispondi a Bangorn Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.