Celtic Footprints a Bologna

In un’atmosfera elegante, tra il sogno e la veglia, tra la fiaba e il folklore, si è svolta al Teatro delle Celebrazioni di Bologna, la seconda data italiana del tour Celtic Footprints di Loreena McKennitt. Chi mi conosce sa quanto io sia legato a questa meravigliosa musicista. Vedere un concerto del genere, è un’esperienza unica. I musicisti che seguono Loreena sono professionisti, gente che passa da uno strumento all’altro con naturalezza, calcolando che molti sono tradizionali o addirittura medievali. Tanto per fare un esempio, Brian Huges, chitarrista che segue la musicista da una vita, porta sul palco l’Oud Turco, antenato del liuto, oltre al Bouzouki Celitco e il Sitar elettrico. A questi strumenti molto particolari, aggiunge anche chitarre Fender e alcune acustiche. Insieme a lui, affiancano ormai da anni Loreena, Caroline Lavelle e il suo violoncello, e Hugh Marsh, incredibile violinista. Questi sono solo i tre fedelissimi che affiancano in prima fila Loreena, e dobbiamo quindi tenere conto di altri 5 elementi alle loro spalle. Un batterista, un bassista, un chitarrista acustico, un esperto di fiati con cornamusa (anche se sarebbe corretto chiamarla Uilleann Pipes) e diversi whistles, più un suonatore di Hurdy Gurdy e Bodhran.

Il programma del tour

Provate ora a immaginare solo per un momento un palcoscenico su cui si riunisce un esemble di musicisti di questo calibro, che eseguono tutto con eleganza (vera) e naturalezza (altrettanto vera), come se per loro fosse una chiacchierata tra amici. Vedere l’affiatamento che hanno, nonostante suonino le stesse scalette chissà da quale tempo, il piacere nel constatare che tutto funziona e li emoziona insieme al pubblico, è un’esperienza diversa da tutte le altre. Loreena stessa, parlava dell’importanza di coinvolgere e trascinare la gente, e per questo ha richiesto cortesemente, che non si facessero foto. E perché? Perché il flash  avrebbe rovinato la coreografia delle luci, studiata e preparata per illuminare il musicista che suonava il suo assolo in quel momento, o per dare maggior enfasi all’arrangiamento di uno strumento in quell’attimo. Con altrettanta cortesia, successivamente ha permesso, anzi richiesto, che si facessero foto, su un pezzo pressoché strumentale e le cui luci illuminavano tutta la band. Piccola nota di demerito, ahimè, al pubblico, è che nonostante fosse finita la canzone e lei avesse richiesto, sempre per cortesia, di mettere via i flash, qualcuno ha continuato per 1 volta, fino al secondo richiamo. Ripeto, mantenendo un atteggiamento gentile, perché se ci fosse stato un altro sul palco, sarebbe sceso a far volar ceffoni ai maleducati. E giustamente.

Il biglietto. A pochi passi dal palco.

Cosa altro posso dire su questo concerto? È il secondo che vedo in pochi anni, e devo dire che è stato un piacere ritornare, questa volta con mia moglie, ad ascoltare in assoluto silenzio una serie di esecuzioni perfette, alcune delle quali riarrangiate ad hoc per il tour. Per questo anche acquistare un cd live dell’artista, è come comprare un album in studio, ma con diversi arrangiamenti, tanto sono precise e pulite le esecuzioni.
Ne approfitto per aggiungere che il teatro era pieno, e di gente di ogni età. C’era persino una bambina che avrà avuto 8/10 anni al massimo. Io e mia moglie inoltre, siamo felici di aver avuto l’occasione di incontrare di nuovo Lucia e Claudio dei Belthane, di cui ho parlato QUI. Era ovvio che ci trovassimo lì, no?

Un consiglio: se vi capitasse di leggere una nuova data a voi comoda, non perdete l’occasione!

6 commenti

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    • ELISA il Aprile 19, 2012 alle 1:30 pm
    • Rispondi

    Decisamente il miglior concerto a cui abbia assistito!!!

    1. Ha visto Cic che tuo marito ti consiglia solo robbbba bbbona? 😀

  1. Un gran bel post, in poche righe hai descritto l’atmosfera e sembrava quasi di esserci! Mancava solo l’audio. XD

    1. Grazie 😀 Sai la cosa curiosa? Ho trovato i tuoi messaggi nello spam. Askimet ha le traveggole!

    • Lucia Aine il Aprile 20, 2012 alle 11:23 pm
    • Rispondi

    Come sempre hai sempre una buona parola per i Belthane, senza contare che ci hai fatto un grande favore martedì sera. Grazie di cuore!

    1. Parole che vi siete meritati ragazzi. Quando uno fa le cose per bene va elogiato 😉

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