Ci sono alcune storie curiose sull’origine di questo cocktail, una delle quali è che nacque per festeggiare la liberazione di Cuba dal dominio spagnolo, grazie all’aiuto degli Stati Uniti. Un barman mischiò quindi il rum tipico dell’isola con la coca cola, prodotto Usa. Non si sa se sia vera comunque. La cosa principale che salta all’occhio è la lista degli ingredienti:
- 3/10 di Rum (c’è chi dice bianco, chi scuro)
- 7/10 di cola
- 1 spruzzo di succo di lime
- Zucchero di canna opzionale
Cosa ricorda a colpo d’occhio? Il famoso coca e rum, anche se a dire il vero ha gli ingredienti di base da spartire, ma molta più storia alle spalle di quella miscela da discoteca. Vi posso dire che da parte mia, la coca che già non amo, non si scontrerà mai nel mio bicchiere con il rum, che invece adoro. Parlo naturalmente di Rum con la r maiuscola e non quello da supermercato.
E allora perché ho pubblicato la ricetta del Cuba Libre? Essenzialmente per due motivi: il primo è che alla fine poi qualcuno se lo potrebbe preparare e gli potrebbe pure piacere, secondo perché Cuba Libre è stato per anni uno di quei film di cui ho parlato QUI, quelli che non riuscivo mai a vedere.
Cuba Libre- La notte del giudizio, titolo italiano del film Judgement Night, non si è fatto vedere per anni, fino a quando, nel 2006 non me lo sono finalmente visto. Mi è piaciuto alla fine? Sì, non male. La storia è molto semplice: un gruppo di amici, tra i quali un tizio che si vuole dare una calmata dopo il suo passato burrascoso, noleggia un camper per andare a vedere un match di boxe. L’amico che guida, perde la pazienza a causa dell’incolonnamento sulla statale, ed esce alla prima uscita. Il problema è che finiscono in un quartiere non proprio raccomandabile e assistono a un omicidio in mezzo alla strada. Il resto scopritelo voi se non lo avete ancora visto.
6 commenti
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Anche a me la Coca mischiata all’alcol non piace, e quindi il Cuba Libre non rientra tra i miei cocktail. Ricordo invece bene il film che citi. Pare (è uno di quei ‘si dice’) che la casa produttrice Rockstar si sia vagamente ispirata a quelle atmosfere notturne e suburbane per il suo chiacchieratissimo Manhutnt.
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Il Rum lo bevo più volentieri con un pezzo di cioccolato amaro. Il film alla fine mi lasciò moderatamente soddisfatto, forse perché l’ho visto a distanza di anni dalla sua uscita. Non male però.
Io rammento le atmosfere e il passaggio di colpo da una condizione “normale” a una da incubo . Situazione ahinoi, (come vediamo anche in questi giorni) tutt’altro che rara.
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Sì, c’era questo distacco netto dalla prima parte, in cui l’atmosfera era festosa tra vecchi amici, mentre nella seconda, cambia tutto e soprattutto l’ambiente. All’inizio i quartieri erano quelli residenziali della classe medio/alta americana, poi si passa a quelli dei ghetti e delle terre di nessuno.
Il Cuba libre fa parte della mia vita. Ricordo un’estate che per un mese non ho bevuto altro dal mattino al mattino del giorno dopo. Altro che bevande stimolanti. Potrei dire che si tratta dell’unico cocktail che amo bere
PS Il film non l’ho ancora visto
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Recupera il film Ferru e mentre lo guardi, sorseggia il cocktail 😀