Non volevo parlarne di nuovo sul mio blog, o perlomeno non così direttamente, ma la scossa che ha rotto la precaria tranquillità di una giornata serena, mi ha fatto scattare la molla. Già da alcuni giorni, la mia pazienza nel vedere i tg parlare solo di vecchi edifici e chiese, si stava esaurendo. Senza contare che si continua a parlare solo di alcuni paesi, ignorandone altri di sana pianta. Quello che gli spettatori possono percepire vedendo le immagini in tv, è che qui sono crollate vecchie catapecchie e alcuni capannoni costruiti alla cazzo. La realtà è ben diversa, e da stamattina ho deciso di contribuire, fotografando le abitazioni della gente comune del mio paese, persone che vivono nelle tende. Tutte. Sì, tutti gli abitanti della mia frazione, vivono nelle tende, come quelle del comune di Novi e di altri paesi vicini. E non lo si fa solo per la paura, ma perché le case sono spaventose da vedersi. Molte sono dichiarate inagibili, con i piani terra segnati da orrende crepe a ragno.
Oltre a questo danno mediatico, che ci rende quasi invisibili, oppure minimizza la parte umana della popolazione, riducendo il tutto a numeri e a gradi di una scala di magnitudo X, ci si è messo anche qualche politico, sceso qui da noi a farsi bello. Il sindaco di Novi di Modena, la mattina delle scosse che hanno devastato questa zona, ricevette la comunicazione che una colonna proveniente da Roma, stava salendo per allestire un campo per la popolazione. Il sindaco venne in mezzo a noi, dirigendoci verso il campo sportivo dove aveva intenzione di preparare la tendopoli. In realtà, il politico di cui eviterò di fare il nome, diede l’ordine di fermare la colonna in uno spiazzo qualsiasi, fuori dal paese, giusto per farsi fotografare e riprendere mentre fingeva di aiutare la Protezione Civile. Lo spiazzo non ha nessuna casa intorno, solo cespugli e un capannone in perfetto stato. Ma cosa ben più grave, al contrario del centro sportivo, non ha un solo albero per attenuare i raggi del sole. La tendopoli si trova quindi in pieno sole. Non aggiungo altro, sottolineo solo l’amarezza nel vedere giochi politici, demagogia gratuita e bufale da bar che rendono ancor più dura una situazione già difficile.
Lasciatemelo dire: ma vaffanculo, va!
12 commenti
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Mi unisco al tuo vaffanculo!
Cerco di essere ottimista ogni volta che posso, ma quando accadono certe cose mi viene voglia di desiderare in una bella tabula rasa… e dopo si ricominci…
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Questo paese è al limite…
sì, davvero, vaffanculo di brutto …
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Giochiamo al raddoppio
Che tristezza… 🙁
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Profonda
un vaffanculo è d’obbligo…..
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E ci sta sempre bene 🙂
Secondo me, invece, il nome di questo cialtrone andrebbe fatto.
Ribadendo che la cialtroneria (quando non sconfina nella criminalità vera e propria) è del tutto indipendente dal colore politico.
Ho visto fare zozzerie assortite da gente di ogni corrente.
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Assolutamente, qui non è questione di colore politico, bensì di profumo di elezioni nell’aria. Comunque ho pubblicato un paio di sue foto, prese direttamente da Repubblica. Cialtrone al cubo costui.
Sono schifata.
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E alla fine, per mangiare, la gente si fa 8 km…