Rockin’ in the Free World

Già dal titolo del post, credo abbiate capito a che canzone mi sto riferendo. Stasera, sfiancato dopo l’ennesima giornata alla ricerca di una casa, cercando al contempo di lavorare e portare a casa qualche soldino per tirare avanti, avevo in mente questa canzone. Ripeto, scusatemi se in questo periodo parlo quasi sempre della situazione di merda che c’è quaggiù, ma di film ne vedo pochi, di libri ne leggo grazie all’e-reader e non ho voglia di scriverci due parole.
Tornando sul discorso iniziale, mi è saltata in mente (mi scusino coloro che non apprezzano questa forma colloquiale gergale che si usa da queste parti) per il messaggio liberatorio del chorus. La canzone, per chi non lo sapesse è di Neil Young ed è stata scritta per criticare apertamente l’amministrazione Bush Sr. durante il suo periodo alla Casa Bianca. Apro una piccola parentesi, questo critica un presidente e può farlo, se uno scrive una cosa su internet lo querelano. Chiusa parentesi.
Ora, forse proprio a fronte della mancata libertà e speranza della mia generazione, ma soprattutto il dazio che pagheranno quelle successive, il testo è quanto mai azzeccato: continuare a rockeggiare in un mondo libero.

Guardate che coppia

Eh sì, cazzo, tenere duro e non mollare, perché credo che forse i nati negli anni ’90 ingoieranno la pillola con qualche mugugno, ma quelli del 2000 secondo me non staranno tanto lì a bersi quello che i media dicono e si sveglieranno. Non staranno attaccati alle sottane di mamma-denaro o delle false promesse di idoli televisivi, quelli spaccheranno le barricate dell’imbecillità dilagante. Non sarà facile far credere loro qualsiasi cosa passi per la tv o peggio ancora per la rete.

... e questa

E allora sogno di sentire quelli del 2000 e della decade successiva, che canteranno questa canzone in strada, mentre marceranno pacificamente dissuadendo qualsiasi atto violenza disturbante. Nessuno dirà loro cosa comprare e quando, nessuno gli impedirà di realizzare quello che hanno in mente. Un bel sogno? Spero che si avveri, almeno per loro. Nel frattempo, noi dormiamo sereni, c’è già chi sta insozzando la rete con le notizie che un tempo ci avrebbero dato solo in tv.

 

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