Acqua Buia di Joe R. Lansdale

Attenzione, può contenere spoiler

Quando si prende in mano un libro di Joe Lansdale, non si sa mai cosa ci si debba aspettare. L’autore texano è un esempio di eclettismo senza altri paragoni. Oggi potrebbe aver scritto un horror, domani un thriller e avere in cantiere un romanzo di formazione. Gli ingredienti principali, però, sono sempre gli stessi, miscelati con cura. Prendete personaggi ben descritti e originali, miscelati con ironia e sagacia e uniteli a un linguaggio scorrevole, e otterrete una narrazione che vi porta dritti al finale senza che ve ne accorgiate. Non per nulla, Joe Lansdale ha pochissimi detrattori, e se ci penso bene, credo di non averne mai conosciuto uno. Vediamo ora com’è questo suo ultimo lavoro.

L'autore

Premetto che il romanzo, è uno stand alone che non fa parte di nessun ciclo ed è autoconclusivo. Ambientato nell’amato Texas di Joe, vicino ai luoghi dove è cresciuto, incentra le sue vicende sul fiume Sabine. Sono sue le acque buie del titolo? In parte sì, anche se la metafora abbraccia tutta la realtà del sud negli anni peggiori, quelli in cui si diceva ancora negro e frocio, in un paese che ancora non si rassegnava alla fine di una guerra civile ormai lontana. Un paese che ancora soffre della grande Depressione di pochi anni prima.
Una dei protagonisti, Sue Ellen, sta pescando insieme al padre, allo zio e all’amico Terry, quest’ultimo emarginato dalla comunità perché ritenuto una checca. Ma non è un pesce quello che viene fuori dall’acqua, bensì la loro amica May Lynn, bellissima ragazza forse destinata a Hollywood. La povera ragazza, gonfia e livida come una borsa dell’acqua, era ancorata al fondo con una vecchia macchina da cucire, legata con filo metallico.
Dopo che il caso è archiviato con noncuranza dallo sceriffo Sy, Terry, Sue Ellen e la loro amica di colore Jinx, decidono di dissotterrare il corpo dell’amica, incenerirla e portarla a Hollywood. Nel mezzo di questo piano, ritrovano il diario di May Lynn. All’interno, nessuna notizia o indizio di chi possa essere l’assassino, ma le indicazioni su dove trovare un sacco di soldi. I ragazzi non se lo fanno dire due volte, prendono il denaro, mettono le ceneri della ragazza in un vaso e si preparano per il viaggio. Ma non è così semplice. Vengono scoperti dal padre di May Lynn, che si mette sulle loro tracce insieme allo sceriffo e al padre di Sue Ellen. A questo punto, anche la madre di Sue Ellen è costretta a fuggire con loro, stanca dei maltrattamenti del marito.

Copertina italiana

Inizia così il viaggio verso Hollywood, ma non on the road come capita spesso, bensì sul fiume Sabine, scappando dalla loro vecchia città, diretti a un mondo più civile, almeno nei loro sogni. Sul percorso, incontreranno altri personaggi che li aiuteranno nella loro fuga dal passato, ma anche da Skunk, un leggendario e spaventoso cacciatore mezzosangue, di cui tutti parlano e che nessuno ha visto. Fino a ora.

Il titolo originale era perfetto. Troppo difficile tradurlo e basta?

Divorato in due giorni, Acqua Buia è la conferma che Lansdale è lo scrittore dei giorni nostri, quello che dimostra il proprio talento senza curarsi di usare linguaggi morbosamente complessi, né regole strutturali da manuale. Sembra che Joe scriva quello che vede nella sua testa, senza aggiungere inutili fronzoli. Ve lo consiglio, davvero.

8 commenti

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  1. Come ben sai sono un fan, ma ho faticato, con le produzioni recenti, perché qualche difetto ce lho trovato, complici anche molte scelte editoriali poco felici. Questo mi pare ritornare ai climi di in fondo alla palude e di tramonto e polvere. Non so… non leggo niente in questo periodo e con il buon Joe sono sempre andato sul sicuro. Ti porta di peso all’ultima pagina. 😀
    vediamo dai…

    1. Un Joe nei periodi stanchi e di ferie, è l’ideale 😀

    • giorgia il Agosto 13, 2012 alle 6:19 pm
    • Rispondi

    Lansdale non delude mai. Ho letto Acqua Buia e mi è piaciuto. Sull’onda dell’entusiasmo, mi sono comperata anche tre romanzi della serie Hap e Collins che non avevo letto ancora. Mucho Mojo, che è bello ma Il Mambo degli Orsi è ancora meglio, più violento e più “nero”. Ho cominciato Stagione Selvaggia e già promette bene. Questi tre, ve li consiglio vivamente.

    1. Ciao Giorgia, benvenuta sul mio blog!
      Stagione Selvaggia è stato il primo di Lansdale che ho letto 😀 Si legge stando comodi sul divano, con una bella birra di fianco. Ah, che figata 😀

    • Alice il Agosto 31, 2012 alle 8:47 am
    • Rispondi

    Allora, commento qui visto che l’ho finito poi se ne parlerà a quattrocchi.
    Premettendo che non lo conoscevo come autore, mi è piaciuta molto la trama che mi ha tenuta veramente attaccata, concordo pienamente con quel “ti porta di peso all’ultima pagina” 😀 e il mix di dramma e ironia che è difficile da definire. Forse “grottesco”, ma lo intendo come complimento.
    Non mi ha invece convinto a livello di personaggi, mi sono sentita molto distaccata dai protagonisti ed è strano, visto che la storia è così coinvolgente. A me piace quando uno o più dei personaggi riescono a trascinarmi “nel libro” e in questo caso non è successo, ma non capisco se sia voluta la cosa o se sono io che l’ho percepito così.
    Resta il fatto che vi ringrazio di nuovo per il dono bellerrimo, l’ho divorato!

    1. Mistero misterioso, vedo il tuo commento solo oggi, quando ho ri-twittato il post. :'( Sorry!

        • Alice il Aprile 2, 2013 alle 3:31 pm

        Ti mando Enrico Ruggeri a casa 😉

      1. Basta che non arrivi il tizio con la maschera da ninja strambo 😀

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