Post veloce e frivolo, nato dopo aver spulciato all’interno di una vecchia cartella di foto. In mezzo a tante, ho trovato un paio di scatti del mio vecchio appartamento, risalenti probabilmente al 2005/2006. Dico probabilmente, perché la data che mi rimanda il pc per quanto riguarda la creazione, è il 2002. Io in quell’appartamento mi ci sono trasferito nel dicembre 2004, quindi credo che sia improbabile che l’abbia potuta scattare due anni prima.
A parte un po’ di nostalgia, noto che lo studio, ehm, era a uno stadio molto selvaggio, con tavoli disposti per la stanza in modo da poter giocare in lan occasionalmente. In quel periodo infatti, ci scappava qualche birra davanti a un Call of Duty 2 o a un Soldier of Fortune, in 3 o 4 giocatori. All’inizio invece, quella stanza era dedicata ai Gdr, ma per qualche lamentela condominiale, abbiamo dovuto migrare in altri lidi, finché poi tutto è andato a quel paese e il gruppo di gioco si sciolse. Guardando bene in giro per la stanza, ci sono cose che nemmeno ricordo o riconosco, tipo ciò che è visualizzato sullo schermo. Ci ho messo un po’ a riconoscere la scatola sulla destra, che conteneva un alimentatore appena montato.
Come potete immaginare, in quel periodo vivevo da solo, e lo studio diventava anche il posto dove buttare le cianfrusaglie o appoggiare quelle cose che prima o poi finiscono in garage. Una specie di zona di transito insomma. Mi dispiace un po’ di avere pochi scatti di quella casa, dove rimasi per quasi 7 anni. Ho solo questa foto e altre due, scattate con la mia vecchia Nikon e di cui non ricordo nemmeno il motivo. Bisognerebbe scattare foto, più spesso e di più cose, soprattutto ora che abbiamo l’opportunità di farlo con le macchine digitali. Se non avessi fatto queste fotografie, quel vecchio e caotico studio, sarebbe rimasto solo nella mia memoria.
P.S. quella stanza, nell’estate del 2008, venne trasformata nella stanza di mia figlia…
6 commenti
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Eh i ricordi:-)
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Troppi, tanti, e pure ammiccanti!
La mia camera di Mezzomerico(16-20anni) dove stavo con i miei.
Il paese è sperduto in mezzo ai campi: d’estate lo coprono le zanzare e d’inverno la nebbia.
E’ praticamente invisibile, anche per google heart.
Della mia camera da sbarbo non ho nemmeno una foto, ma ho la testa piena delle sue immagini: gli amici, la mia chitarra elettrica, la donna che ho sposato e… di cose che so solo io.
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Io non ho nessuna camera integra, solo qualche foto 🙁
Per il tuo cervello è tutto.
Riprenderanno forma in quelche scritto, ne sono sicuro 😉
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Tu mi conosci davvero bene ormai, Amico mio 😀