L’Incubatrice di Paolo D’Orazio (recensione)

Dopo 22 anni sono riuscito finalmente a togliermi la curiosità di leggere il lavoro di Paolo D’Orazio, precedentemente conosciuto come Madre Mostro, uscito nel 1991 per Acme Comics. Qui lo troviamo in una nuova veste, con 7 racconti al posto di 6: un inedito infatti è stato aggiunto.
Il titolo dell’ebook, viene da uno dei racconti interni, L’Incubatrice, vero incubo che sembra non avere mai fine per la protagonista. Ed è così anche per gli altri personaggi dei racconti, che vivono incubi onirici ed altri nella vita reale, in cui in fondo non si giunge mai a capire cosa sia vero e cosa invece allucinazione.

Libro e autore

Libro e autore

Paolo D’Orazio, autore completo ed eclettico (suona pure la batteria!), non ci risparmiò nulla a quel tempo e con il racconto ex novo ne aggiunge, caricando la molla del delirio in cui scaglia i protagonisti di questi racconti. Credo che in fondo se lo avessi letto all’epoca, forse non lo avrei capito, perché D’Orazio ha uno stile per intenditori, adatto a chi legge e vive l’horror, quelli pronti a qualsiasi shock e non stanno a perdersi in domande retoriche, cercando una continua spiegazione in quello che leggono. Orrore che ti attanaglia alla gola alla notte, quello generato dai nostri incubi, ed è questa la chiave di lettura: L’Incubo.
Ed è quindi immediato il gioco di parole Incubo-Incubatrice (qualcosa che genera incubi, vien da pensare, e non aggiungo altro per non rovinare le sorprese.)
Il dizionario ci riporta sul termine Incubatrice:
1 MED Speciale culla chiusa, a temperatura e umidità costanti che riproducono quelle dell’utero materno, in cui vengono tenuti, nei giorni successivi alla nascita, neonati prematuri.
2 ZOOTECN Apparecchio per l’incubazione artificiale di uova

Leggendo queste due definizione, possiamo capire a cosa ci porteranno i racconti di questo ebook?

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