Doppiaggio? No, grazie

Visto il blog è in modalità estiva e fa troppo caldo per dire che G.I. Joe 2 non va visto e il perché, faccio giusto un appunto, dando forse per l’ennesima volta un consiglio per la scelta dei film. Ora, non intendo dirvi quali film guardare, ma come guardarli, e rimane comunque sempre un suggerimento.
Dopo decenni di buon doppiaggio e rispettabilissimi adattamenti (qualcuno meno di altri, però facciamo una media), il livello si sta abbassando, un po’ come accade con la letteratura che viene sempre più tradotta alla bell’è meglio. Chi tra i miei amici si occupa di traduzioni, vi confermerà che come in tutti i campi ci sono i professionisti che si fanno pagare il dovuto, mentre ci sono anche personaggi che costano meno o che vengono pagati in visibilità, e per questo il risultato a volte è di rovinare un libro che sarebbe piaciuto se tradotto come si doveva. Ricordo che non solo i novizi traducono male, perché chi si sente così in gamba da poter adattare il testo al suo stile, forse fa un danno peggiore. Ma non voglio ripetermi.

A Correggio (RE) ci sono queste iniziative, come al cinema Victoria di Modena (MO). Serate in lingua originale.

A Correggio (RE) ci sono queste iniziative, come al cinema Victoria di Modena (MO). Serate in lingua originale.

Nel cinema di oggi sta succedendo questo, e spesso per la fretta di fare uscire il prodotto in contemporanea con il resto del mondo, l’adattamento testi e doppiaggio ignora sfumature e tira dritto per la propria strada.
Da quasi un anno perciò, ho deciso che quando mi è possibile mi guardo i film in originale, con l’aiuto dei sottotitoli, che piano piano sto guardando sempre meno. Innegabile quindi i vantaggi:

  • Miglioramento dell’inglese parlato
  • Miglioramento dell’orecchio per la lingua
  • Espressioni gergali conservate e non perse
  • Nessun adattamento scemo
  • Gli attori conservano le loro voci nei vari film
  • Miglior comprensione delle situazioni dei film

Ne ho elencati alcuni, ma ce ne sono ovviamente di più. Anche per i serial sto usando lo stesso metodo. Per dire, se guardate The Bridge, film ambientato tra gli Usa e il Messico, in originale, conserverete in pieno lo spirito del film. Esempio? I messicani nell’originale parlano spagnolo. Una delle protagoniste americane, compone un numero trovato sul cellulare del marito. Dall’altro capo risponde una voce di donna in spagnolo. Questo era un indizio importante per il plot del serial, perso nel doppiaggio, dove tutti parlano la stessa lingua e non ci sono espressioni idiomatiche.

No, si deve vedere in originale a qualsiasi costo

No, si deve vedere in originale a qualsiasi costo

Ma una delle scene più memorabili del cinema (parere mio) perse nel doppiaggio è quella dei tre finti italiani in Inglourious Basterds. Anzi, tutto il film andrebbe visto in originale, per vedere la bravura degli attori nel parlare le varie lingue e mantenere così aderenza con i loro personaggi.

2 commenti

  1. Quel che dici è molto vero, ma il cinema non è solo un’occasione per imparare l’inglese o per far vedere come si coglie un’espressione idiomatica, è anche spettacolo, e a questo punto il doppiaggio è insostituibile, e non solo per il fatto che non invade una parte dello schermo; il problema è che va preteso che sia fatto bene, cosa ormai rara.
    In particolare il film di Tarantino era semplicemente indoppiabile. (vedi la ns critica)

    1. Tra i due ormai, preferisco l’originale. Anche perché in breve tempo (okay, a seconda della precedente preparazione nella lingua), i sottotitoli non si guardano quasi più.
      Io avevo già l’abitudine da piccolo con i Film O’ di Italia 1 a guardarne in originale.
      E quindi è vero che il cinema è anche spettacolo, ma se me lo rovinano un po’ mi devo arrabbiare. Ciò avviene anche per la traduzione dei libri, come dicevo, e presto o tardi, abbandonerò anche la lettura in italiano.

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