Dopo il successo del concorso Ucronìe Impure, le cui storie sono state raccolte in un ebook, e dopo aver lanciato diversi progetti collaborativi, Alex McNab Girola, torna a proporci un nuovo bando. Questa volta, ci troviamo esattamente al polo opposto di Ucronìe Impure, e cioè sul versante delle distopie. Il nome del concorso infatti è Distopie Impure, e si tratterà di scrivere una storia su questa tematica.
Non sapete cos’è una distopia? Sicuramente anche se il termine non vi è così familiare, lo è la tematica. Conoscete credo tutti 1984 di Orwell (uno degli esempi più classici) o film come Equilibrium, tanto per citarne uno. Si tratta infatti di ipotizzare un futuro prossimo in cui la società umana prende un corso totalmente diverso da quello che potremmo aspettarci. O meglio, ogni narratore è più propenso a immaginare un futuro diverso da quello più logico previsto.
Ma per saperne di più vi rimando al bando ufficiale, che troverete a questo LINK.
Per completezza, vi lascio due stralci brevi, presi da Wikipedia, per spiegarvi in poche parola la differenza tra Ucronìa e Distopia.
Ucronìa: L’ucronìa (anche detta storia alternativa, allostoria o fantastoria) è un genere di narrativa fantastica basata sulla premessa generale che la storia del mondo abbia seguito un corso alternativo rispetto a quello reale. (Wikipedia)
Distopia: Per distopia (o antiutopia, pseudo-utopia, utopia negativa o cacotopia) s’intende una società indesiderabile sotto tutti i punti di vista. Il termine, da pronunciarsi “distopia”, è stato coniato come opposto di utopia ed è soprattutto utilizzato in riferimento alla rappresentazione di una società fittizia (spesso ambientata in un futuro prossimo) nella quale le tendenze sociali sono portate a estremi apocalittici. (Wikipedia)
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