Com’è possibile? Questo week end non ho trovato nulla di interessante da vedere, nessun film che avesse una trama o un elemento sufficiente a convincermi alla visione. Un primato negativo insomma, una mancanza a cui ho sopperito continuando la visione di Breaking Bad.
Incredibile ma vero, ci sono serie che hanno maggiore attrattiva dei prodotti presenti in questi mesi al cinema. Dopo l’ottimo Prisoners, che ha ottenuto da quello che vedo un modesto successo, il resto è fatto di vuoto. C’è chi gioisce per il successo di una commedia italiana (sigh) o per il nuovo film per adolescenti, quando ci dovremmo chiedere invece se Lucas e Spielberg abbiano in realtà ragione. A cosa mi riferisco? I due, ricordiamoci tra i maggiori innovatori del cinema mainstream degli anni passati, hanno diagnosticato una malattia incurabile nel cinema, soprattutto quello di Hollywood.
E a ben ragione, se ci pensiamo. Remake, reboot, film che sembrano videoclip, trame uguali con nomi diversi, nulla se non modelli scontati per attirare il pubblico. Il fast food del cinema: cibo appetibile, poco elaborato e che fa un sacco male senza che ce ne rendiamo conto.
Ignoriamo quindi film come Hitchcock, tanto per citare un buonissimo film che forse nessuno ha visto. Prepariamoci quindi a fare incetta di cartoni natalizi, documentari, film per ragazzine e il nuovo film sui balletti.
Ah, non dimentichiamoci il nuovo capitolo de Lo Hobbit. Ma forse rientra in quelli che ho citato qui sopra…
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