Siete appassionati di board game? Conoscete i Therion? Se almeno una delle due risposte è sì, magari potrebbe interessarvi questo interessante box, che contiene il gioco più il cd Les Fleurs du Mal in omaggio, album di cui vi ho già parlato QUI.
Questa è la presentazione del gioco, tra l’altro a opera di due italiani, Marco Valtriani per quanto riguarda il gioco e Paolo Vallerga per la storia da cui è stato tratto.
È l’anno 011 di un 19° secolo ucronico.
Nella mistica città di Torino, la scoperta di un libro perduto rivela una terrificante profezia che annuncia la fine del mondo: Fenrir, il figlio di Loki destinato a uccidere Odino e causare il Ragnarok, sta per svegliarsi!
In meno di 11 ore, il Dio Lupo risorgerà, e il mondo come lo conosciamo cesserà di esistere…
Ma il libro perduto dice che c’è un modo per fermare la profezia: se qualcuno comporrà “La Canzone del Fare” a troverà chi saprà suonarla sull’ “Inscrutabile Organo dell’Eternità” – un misterioso organo a canne nascosto da qualche parte a Torino – la battaglia finale degli Dei sarà rimandata. Ma chi è il “Prescelto” che può suonare la sacra “Canzone del Fare”? E dove si trova l’ “Inscrutabile Organo dell’Eternità”?
Capitan Snowy, Princess Lilja, il brillante inventore Påhlsson, il detective Koleberg, l’affascinante Lady Lewis, il compositore di Monodie e Professore Johnsson, l’imprevedibile Mr. Vidal e il fantasmagorico Dottor Vikström: otto persone per decidere le sorti del mondo… ma uno di loro è posseduto dallo spirito di Fenrir, che necessità di una forma fisica per trovare il Prescelto e ucciderlo.*
Se queste premesse vi attirano, andate QUI e acquistatelo in edizione limitata per 40€.
*perdonatemi eventuali errori di traduzione. Ho fatto del mio meglio…
4 commenti
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Che nerd, che sei 😀
Autore
Macché, non lo compro mica. Il cd ce l’ho e i board game sono una di quelle cose che non tollero. Mi annoio a morte.
l’unica cosa che mi è venuta leggendo la storiella è:
“mi sun Fenrif e mi sun venì a devast turin, ne!”
Autore
😀 Qui gli si risponderebbe: “E me a son l’urganen”