Scoperto durante le ricerche per DD2: Combustione, questo liquore viene ricavato dal fiore di alcune piante che crescono in Valle D’Aosta e Piemonte, e che sono della famiglia dell’Artemisia.
Il liquore, la cui gradazione può variare tra i 30° e i 40°, è di colore non sempre uguale: si va dal verdino al giallo ambrato, passando attraverso diverse tonalità. Anche gli aromi e profumi non sono sempre gli stessi, essendo comunque un distillato artigianale e che prevede diverse ricette. Un po’ come tutti i liquori tradizionali, insomma.
Si parte col fare essiccare per 15 giorni le piante dentro a sacchi di juta. Passato questo periodo, le piante secche si mettono dentro un contenitore con una soluzione alcoolica e si lascia in infusione per 30 giorni almeno.
Fatto questo, si torchiano l’infuso e si aggiunge acqua e zucchero. Si procede a un altro ciclo di riposo a cui seguiranno diversi processi di filtrazione per renderlo pulito. Ovviamente, per chi è pratico, si può usare anche il metodo della distillazione, oltre a quello dell’infusione.
Insomma, non è particolarmente difficile produrlo, ammesso che si conoscano le piante giuste e le si abbia a disposizione.
Sarei curioso di sentirlo e credo che prima o poi me ne procurerò una bottiglia.
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