Di Andy Deane e della sua band vi ho già parlato QUI e in altri post, e un accenno su questo libro ve lo avevo dato. The Sticks è il romanzo di esordio del frontman dei Bella Morte, appassionato di cinema horror e fan del nostro Lucio Fulci, a chi dedica anche una menzione all’interno del romanzo.
The Sticks ha segnato anche il mio ritorno alle letture in lingua, dopo anni che non prendevo in mano un libro non in italiano. La mancata pubblicazione nel nostro paese, mi ha obbligato – e ben venga questa occasione – a comprarlo su Amazon in inglese americano, direttamente in Kindle edition a un prezzo molto interessante.
Il cartaceo, che non avrei comunque acquistato, è merce da collezionisti, e si trova a prezzi stratosferici in giro per la Rete.
Ma di cosa parla questo The Sticks? Dalla copertina è facile intuire che si tratta di una storia di licantropi, ma non di licantropi innamorati, che in forma umana sono glabri come un neonato, bensì di una loro rappresentazione quasi classica, in cui le creature sono fuori a caccia e non vanno tanto per il sottile.
Il protagonista, Brian, è un ragazzo di Jefferson, una cittadina della Virginia (se ho capito bene) i cui guai iniziano quando scopre che la sua ragazza, Alicia, lo tradiva con un tizio di nome Jeff. A una festa, dopo aver avuto la rivelazione, combina involontariamente un casino e viene cacciato, lasciando sul posto Alicia che si rifiuta di seguirlo. La ragazza scompare quella notte, e nonostante tutto Brian decide di cercarla.
Le sue ricerche lo porteranno a incrociare la strada di Jessica, una ragazza del posto presente alla festa, e a un licantropo, quando l’auto della tizia andrà a sbattere contro la creatura, che da quella sera inizierà a dar loro la caccia.
The Sticks è un romanzo con un taglio cinematografico, con un protagonista che non si prende troppo sul serio e non è il duro e puro della situazione, bensì lo strambo del paese abituato a vivere la vita giorno per giorno. Si legge molto bene, anche se contiene molte frasi gergali ma di facile intuizioni, se parliamo dal punto di vista della lingua. Riguardo allo stile, Andy ci propone una storia in prima persona, secondo il punto di vista di Brian, la cui voce non scade mai nel melodramma, rimanendo invece su toni molto ironici.
Posso consigliarvelo? Sì, se cercate una storia di ragazzi, licantropi e una cittadina ai margini del bosco, in cui horror e ironia si sposano molto bene.
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