La serie di cui vi parlavo martedì scorso era Vikings. Prodotta da History Channel e MGM, il telefilm ripercorre le vicende del quasi mitologico Ragnarr Loðbrók, re normanno protagonista di più di un’epopea vichinga.
Il serial si prefissa di riproporre agli spettatori la vita di questi impareggiabili navigatori, costruttori di navi e temibili guerrieri, con le loro tradizioni, i loro dei e la sete di conquista di nuovi territori e tesori.
Nella prima stagione, vediamo l’ascesa di Ragnarr, fino a quando spodesta lo Jarl reggente e ne prende il posto, supportato dalla moglie e dal fratello Rollo. E vediamo anche le loro incursioni nell’Inghilterra dell’epoca, divisa ancora in regni e devota al cristianesimo.
È una buona serie? Sì, sicuramente superiore alla media delle serie che escono dagli Stati Uniti, ed infatti la produzione è canadese. Assenti i momenti cesso per fortuna, presenti qualche incongruenze nella costruzione di alcuni personaggi (Rollo cambia improvvisamente dopo i primi episodi, diventando un orsacchiottone tutto cuore) ma che non fanno scadere il valore della serie. Notevole anche la ricostruzione della società e di certi loro rituali, e da un canale tematico come History Channel non potevamo aspettarci un prodotto non fedele storicamente.
In Italia è stata trasmessa solo la prima stagione, mentre la seconda è giù uscita all’estero ed è in programma di girare una terza. Speriamo.
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