Olimpiadi della Lettura? Ma dai…

Quante volte vi è capitato di leggere o cercare dati sulla media di lettura in Italia? Per quanto mi riguarda, spesso. Ogni anno, i dati sono più drammatici, con percentuali di lettori che si assottigliano sempre di più, a fronte del ripetitivo e monotono “Più scrittori che lettori.”

cronolibri

Bene, che ci crediate o no, esiste anche una controparte: gli olimpionici della lettura. Ogni 2 o 3 mesi, incappo in qualche discussione dove un gruppo di lettori misura le proprie prestazioni e sbeffeggia chi non arriva ai loro record.
Dicono, per esempio, che chi legge un libro al mese non è un lettore forte. E io la trovo, scusate il termine, una sciocchezza.

Se il lettore non arriva ai magici 50 libri all’anno, non è degno di essere considerato un buon lettore. Questo, ovviamente, senza tenere conto della qualità del parco libri di chi si professa olimpionico della lettura. Trovo assurdo che la lettura diventi uno sport, qualcosa da misurare e confrontare con gli altri in gruppi o forum. A che pro?

In un paese in cui si parla di 1 libro all’anno come termine di paragone, in un paese dove si vendono più libri fascettati, romanzetti rosa e successi da tavolone[1], considerarsi buoni lettori in base ai numeri è fuori luogo.
Ho sempre pensato che a fare un buon lettore, infatti, è la qualità di ciò che si legge e il tempo che gli si dedica per immergersi nella storia, più che nel numero delle pagine sfogliate. Queste ultime non sono nulla.

Olimpiadi

Trovate a questo punto altrettanto fuori luogo parlare di qualità? Può essere, ma quale apporto può portare uno scaffale di romanzi cloni alla rinascita della lettura e letteratura in Italia? Può al massimo dare supporto ai grandi editori, che continuano ad avere la vita facile nello stampare libri praticamente già venduti, dati in pasto a quel manipolo di lettori che comprano in maniera compulsiva e cercano di battere ogni record.

Quindi, scusatemi, i numeri di libri che sfogliate ogni mese non mi impressionano, né mi faranno considerare voi come la salvezza della media italiana[2].

[1] I soliti autori o il libro del personaggio famoso

[2] Che poi, 4 libri al mese me li leggo anch’io, ma quando trovo quelli adatti, quando mi va e come mi pare. Lascio le gare ad altri.

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