Le lettere di rifiuto dei grandi scrittori

Le lettere di rifiuto dei grandi scrittori. Titoli così ne leggete tutti i giorni, e scommetto che avete cliccato molto spesso per vedere queste benedette lettere. Avete cliccato sia che siate autori che semplici curiosi. Beh, i siti che ospitano queste notizie saranno contenti, come sarete in un certo modo contenti voi.

Stephen King

Siete contenti non per il fallimento letto in quelle lettere, ma perché pensate che in fondo, se ce l’hanno fatta loro dopo quei 1000 rifiuti, perché non potrebbe toccare a voi? Un po’ come il motto “volere e potere”, che vi incoraggia al duro lavoro, a non perdere la fiducia, perché verrete ripagati di tutti gli sforzi. Oh, sì. Potete scommetterci.

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Ebbene, potete scommetterci eccome, come potete giocare 6 numeri fortunati alle lotterie[1], o a prendere un biglietto da grattare. Anche di storie di vincite ne avete sentite a migliaia. Poveracci, pensionati, un gruppo di amici, qualcuno che ha trovato un biglietto per terra, terremotati[2] e tutte le categorie che possono rientrare nel famigerato “rags to riches”.
Con questo non voglio dire che le lettere della Rowling che ha deciso di pubblicare poco tempo fa siano false. Non dico che il chiodo di Stephen King® non si sia davvero piegato dalle lettere di rifiuto. No, ma stiamo parlando di vincere alla lotteria. Dite di no? Sapete quante possibilità avete in media di portare a casa un premio milionario grattando un biglietto? 1 su 7.000.000 circa. Queste cifre le potete vedere sulle pagine ufficiali degli organi competenti. Quanti autori credete esistano al mondo, quanti credete abbiano scritto almeno una volta nella loro vita una storia migliore o di pari valore a una degli autori rifiutati?
Si tratta di molti fattori, non solo duro lavoro. Il duro lavoro conta eccome, ma dovete mettere anche il fattore fortuna (conoscere le persone giuste al momento giusto), e purtroppo, in tanti casi, essere collaborativi e ben disposti a chi vi deve far fare il passaggio importante. E poi, potete pubblicare con chi vi pare, con la migliore storia del mondo, ma se l’editore non investe per farvi diventare un fenomeno, non lo diventerete mai.

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Detto questo, le frasi motivazionali sono utili per incoraggiarvi, i post con le lettere di rifiuto anche, persino le storie strappalacrime[3] di chi moriva di fame e ora vive in un castello possono farvi del bene. Sul serio. Ma usatele con moderazione, e sappiate che purtroppo si deve arrivare a compromessi, soprattutto in questo paese, in cui sperare di fare successo con la scrittura come i nomi di cui sopra è come illudersi di diventare milionari giocando a baseball qui.
E ricordatevi che le lettere di rifiuto le potete collezionare anche voi, è un fattore fisiologico: chiunque si approcci a un’attività ne avrà almeno una.

[1] Sapete di quale gioco parlo, ma non mi sento autorizzato a dire il nome

[2] Sì, nel 2012, a seguito del Sisma, la Dea Bendata ha premiato abbondantemente la provincia di Modena. Non scherzo.

[3] La storia del cesso ha sempre il suo fascino

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