Coupling e Cyclette

Dopo il coming out di ieri in cui vi ho detto che ho cambiato alimentazione, oggi vi rivelerò anche che, insieme ad altri amici, uno dei quali è Hell, il pioniere di questa iniziativa, ho iniziato a farmi una mezz’ora di cyclette tutti i giorni. Lui è a uno stadio avanzato, mentre io mi accontento dei miei 28 minuti.
28 minuti?, vi chiederete voi. La risposta è semplice: io pedalo davanti a un telefilm, per non pensare che sto pedalando e le gambe chiedono pietà e per unire l’utile al dilettevole, come vuole la tradizione.
Ho dovuto perciò trovare un serial che mi interessasse, che durasse il tempo giusto senza che dovessi usare un orologio per sapere quando smettere e che mi facesse per l’appunto dimenticare che sto pedalando.

Tutti ne hanno una, magari non così, però...

Tutti ne hanno una, magari non così, però…

Ho alla fine ripiegato su un classico: Coupling. Un serial leggero, con ottime battute, humor inglese e nessuna scenetta strappalacrime. Le situazioni nel telefilm, tranne quelle di Jeff credo, sono realistiche, cose che potrebbero capitare un po’ a tutti. Fare un telefilm che parla di una coppia appena costituita e i loro amici, poteva diventare una cosa scema, se data in mano a certi produttori Usa1. Fortunatamente il soggetto è inglese e curato da Moffat. Serve altro?

Sempre un ottimo serial

Sempre un ottimo serial

Quindi, nel caso aveste una cyclette in casa (credo che quasi tutti ne abbiano una…) che prende polvere, mentre il vostro girovita si allarga, pensate se volete rivedere un buon telefilm e rimettervi in forma2.




1 Ne hanno fatto un’edizione Usa, ma non me la guardo nemmeno sotto tortura.
2 Questo articolo non è stato scritto per farvi mettere a dieta, seguire regimi alimentari sani e new age, né per dirvi che dovreste andare in palestra, a correre o altro. Parla di me. Punto.

5 commenti

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    • claudio il Giugno 30, 2013 alle 9:20 am
    • Rispondi

    io facevo la stessa cosa sul tapis roulan, guardando il dvd di un film già visto e apprezzato (ma non correvo per tutto il film) 🙂

    1. Il mio intento principale, è perdere peso per poter tornare a correre, almeno 3/4 volte alla settimana come facevo prima. E ti dirò, il tapis sarà una di quelle cose che un giorno comprerò perché mi piace più correre che pedalare

        • claudio il Giugno 30, 2013 alle 9:44 am

        Tecnicamente, la bicicletta è meno traumatica della corsa. I pedali ti obbligano ad un movimento regolare. Il tapis funziona perchè è morbido, nessuna buca o asperità, puoi programmare le variabili del caso (velocità, lunghezza ecc… e anche predisporre percorsi personalizzati (si parte piano, si accelera, salita, scatto, corsa tranquilla, altro scatto, altra salita, arrivo). Il problema è il solito: il prezzo. Un buon tapis costa. ovvio che non occorre una cosa stellare. Ma se stai valutando ci sono ottime attrezzature e varianti in giro.

      1. Oltre al costo, il problema dello spazio non è indifferente

        • claudio il Giugno 30, 2013 alle 9:57 am

        sì, anche. Considera però che il 99% dei tapis è però ripiegabile, quindi lo spazio lo occupano solo quando li usi. Chiusi (operazione che richiede 3 secondi) sono alti circa 1,5 metri e profondi 60 cm.

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