Addio Oasis

Triste notizia quella che mi è giunta ieri sera. Un amico, mi ha taggato in una foto che ritraeva un mucchietto di macerie. A prima vista, ho pensato fosse la solita cosa crollata in questi tempi nella bassa modenese, anche se un po’ mi ricordava la trappola per mosche dei nazisti. E poi la rivelazione: era l’Oasis, o meglio, quello che un tempo fu l’Oasis. Per chi non è della zona, ai tempi della mia adolescenza, era un punto di riferimento per i metallari e i rockers delle provincie di Modena e Reggio. Ogni sabato era un appuntamento fisso, un posto in cui eravamo tutti amici. Io ci andavo anche da solo, senza problemi. È vero, io andavo ovunque da solo, senza problemi, ma qui ero certo di trovare amici, gente che a quei tempi era simile a me.

Tutto ciò che rimane dell'Oasis

L’adolescenza per un metallaro, non era facile. In un mondo di fighettini puzza al naso, capelli lunghi e vestiti per loro un po’ eccentrici, ti potevano far sentire un emarginato. Qui invece, eri normale, eri come gli altri. C’era uno spirito di fratellanza che nelle discoteche “normali” non si respirava.

Ho smesso di andarci se non ricordo male, intorno al 2000. Tornai un paio di volte negli anni successivi, ma la gente era cambiata, il dj pure. Poi chiuse. Riaprì con nomi diversi, qualche serata perfino all’insegna della nostalgia a cui non partecipai però. Anche se era chiuso, sapevo di trovarlo lì. Se ci fossi passato fra qualche anno, lo avrei fatto vedere a mia figlia. Sapete il perché? Perché quello era uno di quei posti che rimangono impressi nella memoria, quei posti in cui ci si sentiva a casa. I posti che sono ancorati alla nostalgia di un’epoca passata.

Addio Oasis, e grazie di tutto.

9 commenti

Vai al modulo dei commenti

    • Alice il Luglio 20, 2012 alle 9:33 am
    • Rispondi

    Nuooo.. 🙁

    1. Purtroppo…

  1. Anche se le cause sono diverse, quello che descrivi tu io l’ho provato quando chiuse la Mecca, a Rimini.
    Una discoteca afro in cui ho lasciato il cuore, ora ridotta a brandelli perché abbandonata e vandalizzata in una maniera ignobile…
    Il tempo passa e, a volte, i ricordi non bastano a tenere in piedi certi luoghi…

    1. Mi sa anche a me. Vederlo così, ridotto a un cumulo di pietre per costruire una palazzina, mi fa capire che non c’è speranza per una riapertura futura. Chissà dove andrà mia figlia…

        • Alice il Luglio 21, 2012 alle 6:35 pm

        Lei e l’Isabella apriranno un nuovo club.

      1. All’estero?

    • agiantis il Luglio 23, 2012 alle 12:34 pm
    • Rispondi

    Ma pensa te! non lo sapevo!
    mi dispiace un sacco pure a me, anche se purtroppo tutti i sabati non riuscivo ad andarci, maledetto lavoro…
    Mi conforta il fatto che di serate divertenti ne abbiamo fatte parecchie là dentro in compagnia!
    Anche quello ha fatto la fine della vecchia e cara bussola, demolita per una palazzina, peccato!

    1. Palazzina che rimarrà vuota. Bella mossa.

        • agiantis il Luglio 23, 2012 alle 3:49 pm

        difatti ora mirandola è senza cinema e senza discoteca, e i giovani di oggi sono costretti a spostarsi chissà dove per trovare qualcosa adatto a loro.
        è vero che la bussola e il cinema non fossero un gran che, ma è pur sempre vero che almeno il sabato sera e la domenica pomeriggio i ragazzini come noi di 14/15 anni avevano qualcosa da fare e un punto di ritrovo, poi con la macchina tutto cambiò…
        forse se li avessero ristrutturati e innovati un pochetto ci avrebbero guadagnato di più!
        chissà come mai l’unico ad averci aperto qualcosa è una banca mi sa…
        Sono dei fenomeni quando vogliono!!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.